REGIONE – «Bene la preapertura venatoria disposta con decreto presidenziale e il via libera della giunta al piano di controllo selettivo dei cinghiali». Lo afferma il consigliere regionale Pd Enrico Panunzi. Il decreto sulla preapertura dispone l’esercizio venatorio l’1 e il 2 settembre per la cornacchia grigia, la gazza, la ghiandaia, il merlo e la tortora. Il piano di controllo selettivo dei cinghiali rientra nella delibera che contiene l’approvazione dei documenti “disciplina per la gestione faunistica e per la caccia di selezione agli ungulati: cervidi e bovidi”, “disciplina per la gestione faunistica e per la caccia di selezione agli ungulati: cinghiale” e “disciplina del recupero degli ungulati feriti”.
«Sono due provvedimenti importanti. Per i cinghiali è la situazione diventata insostenibile in tutta la regione e soprattutto nella provincia di Viterbo. – sottolinea Panunzi – Il loro numero è cresciuto in modo esponenziale. I danni economici per l’agricoltura sono ingenti, con un aumento costante delle richieste di risarcimento. Da più parti, dalle associazioni di settore e dei cacciatori alle istituzioni, venivano chieste politiche di prevenzione. Il piano va in questa direzione». La delibera dispone in ordine alle modalità tecniche ed operative della caccia di selezione alle specie capriolo, cervo, daino e muflone In particolare, l’obiettivo è quello di regolare la partecipazione dei cacciatori alla caccia di selezione agli ungulati affinché attraverso il monitoraggio delle loro popolazioni e delle eventuali problematiche da queste sostenute, si riesca a garantirne uno sfruttamento sostenibile anche nell’ottica della ricomposizione di eventuali squilibri faunistici e della prevenzione degli impatti a carico delle coltivazioni agricole. Per raggiungere tale obiettivo è necessaria la collaborazione dei cacciatori di selezione i quali, attraverso un’organizzazione capillare sul territorio coordinata dai capi gruppo e dai capi-distretto, attuano, sotto la direzione degli Atc, i censimenti, i monitoraggi, le attività di prevenzione, ed effettuano i prelievi secondo quanto stabilito nei piani di prelievo/gestione.
«Vogliamo superare l’emergenza. – conclude il consigliere regionale – La delibera mette in campo le azioni legislative necessarie a risolvere la criticità o, quantomeno, a riportare la popolazione dei cinghiali entro livelli sostenibili per il nostro territorio».
Fonte: Ontuscia.it