Il dibattito e spesso le polemiche che ruotano attorno al tema del Calendario Venatorio, animano la discussione tra i cacciatori; si sa che la disciplina del prelievo venatorio, i tempi di caccia, le specie cacciabili etc., rappresentano il sangue vivo di noi cacciatori, la molla ancestrale che innerva la passione e l’amore verso questa straordinaria attività. Il Calendario venatorio, approvato pochi giorni fa dalla Regione Toscana, rappresenta come abbiamo avuto modo di commentare in altra occasione, un buon compromesso che va nel solco dei calendari approvati negli anni dalla nostra regione. Un testo ben supportato sotto il profilo scientifico, anche se presenta alcune storture, che nasce da un articolato confronto con i soggetti interessati e che risponde all’ obiettivo di dare certezza del diritto per i cacciatori, visti i precedenti negativi di altre regioni.
Come tutti sappiamo, il Calendario dovrà essere integrato dalla Delibera della Giunta Regionale sulla cosiddetta pre-apertura, che riguarda alcune specie di interesse venatorio, tra le quali Tortora selvatica (Streptopelia turtur), il Colombaccio, il Merlo, alcuni acquatici, i corvidi, etc., ma anche specie di forte impatto sulle coltivazioni agricole come lo storno, seppur in regime di deroga. Ricordiamo inoltre che nel documento presentato durante le consultazioni, da parte delle Associazioni Confederate, è stato proposto di inserire nella Delibera sopra citata, anche il prelievo della Tortora dal collare (Streptopelia decaocto) e del Piccione (Columba livia livia). Inoltre si esplicitava anche la richiesta dell’inserimento dell’utilizzo del cane da riporto nelle giornate di pre-apertura. Proposte che auspichiamo saranno accolte ed inserite nella specifica delibera.
Le recenti iniziative Ministeriali e le pressioni messe in campo dal Ministero dell’Ambiente nei confronti delle Regioni, devono trovare una risposta ferma e decisa da parte delle stesse per riaffermare la pre-apertura; infatti le regolamentazioni introdotte da anni sui tempi di prelievo, i carnieri e le specie, le limitazioni nella mobilità venatoria etc., stanno abbondantemente dentro i principi della sostenibilità dello sforzo di caccia e della conservazione delle specie interessate. Ciò, anche nel pieno rispetto delle indicazioni scientifiche e delle Linee guida prodotte da Ispra. La CCT, con senso di responsabilità, chiede pertanto alla Regione Toscana di mantenere ferma questa impostazione e di garantire nelle modalità e nei tempi previsti, l’approvazione della Delibera che consenta tale attività.
Le assicurazioni ottenute negli incontri recenti non ci danno motivo di temere il contrario, anche se gli attacchi recentemente scagliati da parte delle associazioni ambientaliste ed animaliste in altre regioni, devono essere tenute in debita considerazione. Sempre con spirito costruttivo, e sempre in tema di calendario venatorio, vogliamo mettere in evidenza anche una richiesta avanzata dalla Federcaccia Toscana e pienamente condivisa in sede unitaria, relativa alla specie allodola. In particolare si richiede di superare i limiti introdotti dal Calendario Venatorio di quest’anno. Una richiesta che si prefigge di introdurre correzioni sul limite dei capi per il prelievo della specie Allodola nel rispetto delle prescrizioni introdotte dal “Piano Nazionale sulla gestione della specie Allodola”.
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