A nostro parere, tali determinazioni, consentono alle Regioni di emanare provvedimenti per un prelievo controllato della specie. In particolare, vogliamo ribadire che la Commissione Europea, nonostante le posizioni intransigenti del MITE (Ministero per la Transizione Ecologica) non ha di fatto richiesto agli Stati ricadenti nell’areale centro-orientale il divieto della caccia alla specie ma, ritenuto semmai necessario giungere ad una riduzione dei carnieri rispetto al periodo 2013/18 con specifiche misure. Per tali ragioni, riteniamo che ad oggi le Regioni che dispongono di dati oggettivi sui prelievi, possono legittimamente pianificare la caccia alla tortora in piena osservanza delle disposizioni della Commissione.
La Toscana, disponendo di tali dati potrebbe dunque consentire la caccia alla tortora su numeri di capi abbattibili ampiamente rispondenti alle richieste cautelative dell’Europa con modalità tali da consentire una rendicontazione cartacea dopo la giornata di preapertura dei carnieri con procedure simili a quelle già in essere per il prelievo in deroga dello storno. Consentire lo svolgimento della preapertura e la caccia alla tortora è dunque un obiettivo possibile e basato su elementi di buon senso e di corretta gestione conservativa della specie. Il nostro auspicio è che anche in questa occasione la Regione Toscana sappia coniugare al meglio le esigenze esercitando sino infondo le proprie prerogative istituzionali (Fonte: CCT).