Tra l’altro, è vietato cacciare a distanza inferiore a 100 metri da macchine operatrici agricole in funzione; i metri sono 150 per quel che riguarda immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o posto di lavoro. Il capo appena recuperato, andrà immediatamente annotato sul tesserino venatorio regionale. Su questo aspetto molto dibattuto nei mesi scorsi, la Regione Toscana ha più volte chiarito che per accertamento del capo abbattuto viene inteso il momento della effettiva raccolta e recupero. Al termine dell’esercizio venatorio, l’appostamento temporaneo andrà immediatamente rimosso.
Bisogna aver cura di raccogliere i bossoli di cartucce sparate, non solo per rispettare la legge, ma soprattutto per riguardo e cura del nostro territorio e per dare un immagine civile e rispettosa del cacciatore. L’uso dei richiami per lo storno appartenenti alla specie non è previsto. Ci sarà l’uso dei richiami vivi per colombacci, piccioni domestici, anatidi e merli. I limiti di carniere sono i seguenti: 5 capi per il colombaccio, 4 capi di merlo, 4 capi per i palmipedi e 10 capi della specie tortora selvatica. Per lo storno in deroga sono previsti 20 capi giornalieri.