Sono circa 7mila i cacciatori della Maremma che potranno ricominciare a sparare a partire da domani, sabato 1° settembre 2018. Il numero è interessante e consistente, anche se risulta essere in calo rispetto al passato. Il dato è stato infatti confrontato con quello di un anno esatto fa, quando i cacciatori erano 500 in più in provincia. Rispetto a dieci anni fa, poi, il totale si è ridotto addirittura della metà. Le generazioni più giovani non stanno dando il giusto ricambio e la tradizione sembra essere meno radicata.
La Federcaccia non ha però voluto fare drammi. In particolare, la crisi non è stata nascosta ed è stato posto l’accento sul problema dell’età. In Liguria si è deciso di incentivare i giovani con il primo anno senza pagamenti per quel che riguarda la licenza di caccia, in Maremma il calo continua ad essere costante. Il modello potrebbe dunque essere seguito per avere risultati migliori.
L’impegno è quello di far capire il vero significato della caccia, i suoi valori e la sua storia. Un segnale importante per i cacciatori, comunque, è stato quello di inserire diverse specie infestanti (ad esempio la cornacchia e il corvo) tra quelle cacciabili, visto che stanno provocando danni seri alle altre specie.