Il Practical shooting shotgun 10 è uno degli ultimi semiautomatici prodotti dalla Fabarm, per poter essere utilizzato nel practical shooting. La base dalla quale sono partiti in casa Fabarm per realizzare questo semiautomatico, è stata il Xlr composite: molte le caratteristiche prese in prestito da questo fucile, con l’innesto di alcune novità.
Practical shooting shotgun 10 è il nome dato a questo nuovo semiautomatico della Fabarm. Come punto di riferimento dal quale iniziare questa descrizione, possiamo prendere l’Xlr composite, un fucile progettato per le competizioni di Tiro dinamico in Open. Tutto ciò che di differente è stato annesso o rimpiazzato rispetto al Composite è stato pensato proprio per sostenere le esigenze del practical shooting. Stiamo parlando di scelte consigliate e proveniente dall’esperienza sui campi di tiro.
Possiamo cominciare con il descrivere il freno di bocca amovibile, un sistema nato grazie alla collaborazione tra la Fabarm e la Heckler & Koch alcuni anni fa, nel momento in cui quest’ultima proponeva fucili a canna liscia con il proprio marchio, ma che erano realizzati dalla Fabarm. Il freno di bocca, utilizzato anche sul fucile tattico Sat 8, è avvitato alla volata e, quando si assume la posizione corretta, necessita di essere bloccato con un grano. Il freno di bocca beneficia di cinque intagli semi circolari: tre anteriori, i quali sono sostanzialmente verticali, e due posteriori, quest’ultimi inclinati a 45°. Nel tiro dinamico il tiratore ha bisogno di azionare leve e pulsanti con grande velocità.
Sul Pss 10 sia il manettino di armamento, sia il pulsante di sgancio dell’otturatore sono stati efficacemente modificati nelle dimensioni. Infatti, il manettino sporge 30 mm dal piano della carcassa ed ha un diametro di 10 millimetri; inoltre, è rifinito con una zigrinatura molto fine che assicura una buona presa con le dita della mano destra. Nella parte anteriore, sul lato sinistro della carcassa, il pulsante di sgancio presenta un diametro di 15 millimetri, una molla a vista e cerchi concentrici che offrono una superficie meno liscia. Considerate le dimensioni, il PSS 10 risulta molto agevole e rapido da azionare anche con la mano sinistra. Tra i dettagli che hanno subito ingrandimenti nelle dimensioni, una funzione importantissima la assolve anche il tubo serbatoio, lungo 630 millimetri ed in grado di ospitare 9 cartucce di lunghezza standard le quali, sommate a quella in camera di scoppio, portano a 10 cartucce in totale. Al fine di evitare lo “sbacchettamento”, il serbatoio è stato legato alla canna per mezzo di un collare, quest’ultimo rimovibile se si allenta una vite Allen ed il suo dado.
Il Pss 10 utilizza una canna Tribore (brevetto Fabarm che prevede una lunga sezione conica che gradualmente riduce l’anima della canna, incrementando così la velocità e la capacità di penetrazione dei pallini) lunga 610 millimetri, che arrivano a 685 nel momento in cui viene installato il freno di bocca, progettata appositamente per questa versione, così come ha confermato Piero Torosani, ideatore del Franchi Spas 15 e da quasi 20 anni tecnico di punta della Fabarm: «Un fucile per il Tiro dinamico deve essere in grado di esprimere elevata precisione e costanza di rendimento con munizioni molto differenti tra loro, dai pallini ai pallettoni alla palla, e questa canna è stata studiata per adattarsi, in particolare, ai diversi tipi di palla utilizzabili».
A pochi millimetri dalla volata, troviamo la rampa saldata sulla canna alta 15 millimetri, sulla quale è stato introdotto il mirino cilindrico con fibra ottica di colore rosso. Due alette laterali salvaguardano il mirino da possibili urti, soprattutto quando occorre infilare la volata in una finestra per ingaggiare “ferri” e “carte”. Associata al mirino, la tacca di mira della Lpa, con possibilità di regolazione in altezza e derivazione, con i due dot verdi in fibra ottica ai lati della diottra, risulta ben riparata, anche in questo caso, da alette laterali. La tacca di mira, come altri congegni ottici di puntamento, ad esempio un red dot, presenta la lunghissima slitta Picatinny da 315 mm la quale, in realtà, è costituita da due slitte: una è agganciata alla carcassa attraverso due viti, mentre l’altra è innestata a coda di rondine e bloccata da due viti sul ponte saldato alla canna. In questo modo, il tiratore può optare di lasciare anche una sola delle due slitte. Oltre alla lunga Picatinny posteriore, si aggiungono altresì le due anteriori laterali lunghe 120 mm, le quali assegnano al Pss 10 più una configurazione tattica (per il montaggio di una torcia, per esempio) che non sportiva. Per rimuovere quest’ultime, comunque, basta una semplice operazione, ossia si può utilizzare la chiave Allen, disponibile nella dotazione di serie, e svitare le due viti. Pur non essendo una necessità del Tiro dinamico, il Pss 10 viene sottoposta a una specifica prova che la stessa Fabarm chiede al Banco di prova di Gardone Val Trompia (Bs) da effettuare oltre a quella forzata dei 1.320 bar prevista dalla normativa Cip (Commission internationale permanente pour l’epreuve des armes à feu portatives): il test a 1.630 bar con la canna predisposta per l’impiego dei pallini in acciaio.
Come abbiamo anticipato all’inizio il PSS 10 è stato progettato partendo dalla piattaforma dell’Xlr composite e di questa versione prettamente venatoria conserva più di una caratteristica. La calciatura e l’astina infatti sono le stesse: entrambe sono sottoposte al trattamento Soft touch, con quale si va a migliorare la presa anche quando si hanno le mani sudate e preserva i polimeri dagli attacchi degli agenti atmosferici; inoltre si adattano correttamente anche alle esigenze dei tiratori. Molto confortevole il morbido calciolo in poliuretano il quale attutisce gli effetti del rinculo, così lo è anche la presa della mano forte sulla pistola e di quella debole sull’astina, ambedue contraddistinte da una zigrinatura. Per quanto riguarda la meccanica, questa è la tipica dei semiautomatici di casa Fabarm, ossia il pistone Pulse. Alla base di questo sistema c’è l’esigenza di accelerare al massimo la sequenza di tiro e di ridurre gli effetti del rinculo. Tutto ciò è possibile grazie al lavoro dell’anello in elastomero, il quale si dilata più o meno a seconda della pressione generata dalle diverse munizioni, lasciando,al contrario, costante la velocità di movimento del pistone. Anche con cartucce potenti, la pressione comprime l’elastomero che si comporta come un vero e proprio freno. Dal Composite derivano anche la guardia in plastica del grilletto e l’otturatore in acciaio, con il tradizionale rampone superiore soggetto ad una finitura a base di titanio, ossia lo stesso procedimento utilizzato anche per trattare grilletto e otturatore.
In definitiva, il PSS 10 è un semiautomatico calibro 12/76 dal peso di 3.989 grammi(comprensivo di slitte, tacca di mira e freno di bocca). E’ un fucile ideato per essere utilizzato in particolare nel practical shooting.
Anche in questo settore, la Fabarm non delude.