La Prima Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte ha pronunciato una sentenza su un uomo che aveva presentato ricorso contro il Ministero dell’Interno e la Questura di Vercelli. L’obiettivo era quello di annullare un provvedimento di due anni fa del questore vercellese con cui era stata respinta l’istanza di porto di fucile per uso sportivo. A carico di questa persona è stata scoperta una condanna irrevocabile per porto illegale di armi.
L’irrevocabilità è datata 1981, mentre l’uomo era stata riabilitato cinque anni dopo, dunque si è cercato di far capire ai giudici amministrativi che il precedente penale doveva essere valutato in un contesto più ampio di elementi. Come avviene spesso in situazioni simili, si è scelto di valutare anche la condotta di vita successiva del soggetto interessato.
Il provvedimento della Questura piemontese è scattato in automatico, senza però considerare una riabilitazione risalente a ben 31 anni fa e che il reato commesso è stato un episodio isolato, senza altri addebiti per il ricorrente. Il ricorso è stato quindi accolto, con annullamento della decisione del questore, ferme restando le altre valutazioni che dovrà effettuare l’amministrazione.