La Prima Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia si è espressa sul ricorso presentato da un uomo contro la Prefettura di Palermo per annullare la revoca della licenza di porto di fucile. Questo decreto risaliva al 2008, quando la Questura aveva deciso di impedire il rilascio della licenza per uso sportivo a causa dell’incontro di questa persona con un soggetto pregiudicato nella piazza principale di Montelepre, in provincia di Palermo.
L’unico incontro ha fatto venire meno l’affidabilità di chi ha presentato il ricorso, tenuto conto del fatto che l’altra persona aveva precedenti per associazione a delinquere di tipo mafioso. Il ricorso è stato accolto dal TAR, dato che non ci sarebbe stata una frequentazione assidua oltre alla circostanza contestata. L’affidabilità può essere dedotta da conoscenze di questo tipo, ma allo stesso tempo sono necessari incontri ripetuti e continui, oltre che provati.
Tra l’altro, la condotta del ricorrente è risultata normale e immune da precedenti e pendenze penali, un dettaglio di non poco conto per questa valutazione. Il provvedimento non poteva che essere illegittimo e da annullare. La pronuncia è definitiva e l’amministrazione è stata condannata a pagare le spese di lite, nello specifico 1500 euro.