Il Comitato Direttiva 477 ha risposto con una lettera a Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, in merito a un articolo pubblicato sulla versione online del quotidiano e nell’edizione lombarda. Il pezzo ha a che fare con il porto d’armi e la lettura da parte del presidente del Comitato, Giulio Magnani, è avvenuta con grande meraviglia.
Il titolo è “La Lombardia è una regione d’armi” e per lo stesso Magnani le affermazioni contenute sono infondate e pretestuose già a partire dal sottotitolo, visto che si parla di un “pericoloso mercato fuori controllo” in relazione alla legittima compravendita di armi. Il Comitato ha ricordato come la legge imponga a chi vende le armi la verifica del possesso di un titolo autorizzativo da parte dell’acquirente, senza dimenticare l’obbligo di recarsi entro 72 ore dall’Autorità di Pubblica Sicurezza per la denuncia della cessione e dell’acquisto. In questo modo ogni movimentazione è tracciata.
Chi cede, anche accidentalmente, l’arma a un soggetto non autorizzato rischia conseguenze molto gravi. Il giornalista è stato invitato quindi a fornire i dati alla base della pericolosità di cui si parla, tenendo conto del fatto che le Questure della Lombardia conoscono ogni cessione tra privati. Infine, Magnani ha sottolineato come sia criticabile il voler mettere in cattiva luce un’intera categoria di persone, certificate come sane e oneste.