Segugi Francesi – Il Porcelaine: Poco conosciuto in Italia, il Porcelaine è un cane tipicamente francese, bello da vedersi, elegante durante la caccia e dolce in famiglia.
Le teorie sull’origine del nome di questo fascinoso segugio francese si sprecano: secondo alcuni il pelo somigliava molto da vicino a quello dei cavalli il cui mantello era detto porcelaine, secondo altri il nome è da imputarsi esclusivamente alla colorazione del manto, d’un favoloso bianco porcellana. Altri ancora sono certi che il nome sia dovuto alla delicatezza del cane, in questo simile alla porcellana.
Quale che sia la verità pare che il porcelaine abbia avuto origine dall’incontro fra un Saint Hubert e una bracca d’Italia (secondo alcune teorie l’incrocio avvenne con segugi di razza svizzera bianchi e d’arancio) e che la razza si sia salvata dalla rivoluzione francese grazie ad una serie di fortunati passaggi da un proprietario all’altro.
In verità il più antico fra i segugi francesi, immediatamente dopo la rivoluzione conobbe un periodo di vero e proprio declino e l’interesse per questo esemplare dalle doti uniche venne riscoperto solo nel 1845 grazie all’opera di allevatori svizzeri.
Oggi la razza si dimostra ideale non solo durante la caccia visto che è dotato di un olfatto e di una resistenza non da tutti, ma anche per la vita familiare: la sua presenza è amichevole e con i bambini, pare innegabile, ci sa fare, proprio come ci sa fare con le lepri e con la piccola selvaggina.
Vivace, il segugio francese è un cane che ha necessità di un proprietario particolarmente attivo: non ama oziare e venderebbe l’anima al diavolo per un poco di movimento: tutto questo entusiasmo lo si intravede chiaramente durante la caccia.
La sua struttura forte il Porcelaine la deve all’incontro con l’Harrier del Somerset che da questo ha inoltre ereditato una certa velocità durante la seguita: in linea di massima possiamo però dire che l’incontro fra questa e altre razze è sempre stata molto difficile e in alcuni casi penalizzante. Ad osservare l’evoluzione del cane quel che risulta palese è la crescita della stazza del Porcelaine che nei primi del novecento era sicuramente più leggero: il suo impiego principale era rivolto quasi esclusivamente alla caccia della lepre e l’altezza richiestagli non superava i 55 centimetri. Oggi il Porcelaine è invece più grosso, solido e resistente dato che non di rado è impiegato nella caccia al cinghiale.
Quel che negli anni non si è modificato è di certo l’olfatto fino del segugio, il suo coraggio e la sua capacità di stare dietro la preda. Anche sulla pastura il suo lavoro è impeccabile: il suo abbaiare è sonoro e proprio in quel momento saltano fuori tutte le doti da urlatore che lo caratterizzano.
Il suo pelo raso, bianco e rosato come la porcellana più preziosa copre oggi un corpo muscoloso che arriva a misurare in altezza anche 58 centimetri nel caso di esemplari maschi, mentre il peso di rado supera i 28 chili. Uno dei tratti fisici più caratterizzanti del Porcelaine sono le orecchie, dotate di attaccatura stretta, fini e accartocciate. La coda invece è robusta alla radice e di media lunghezza.
Fisicamente ben proporzionato il cane è dotato di un dorso lungo, di un collo alto e leggero e di solidissimi arti posteriori: la testa è quella tipica del segugio e gli occhi, normalmente scuri denotano immediatamente il buon carattere del cane e la sua sagacia.
Si tratta insomma di un segugio forse poco conosciuto in Italia, che qualsiasi cacciatore, una volta scoperto, vorrebbe avere come compagno durante la caccia alla piccola selvaggina o al cinghiale.