FACE, la Federazione delle associazioni di caccia e di conservazione dell’Unione Europea, ha reso nota una iniziativa che sta coinvolgendo i cacciatori polacchi. Nelle province di Dolnoslaskie (Sud-Est del paese) e Podlaskie (Nord-Ovest) stanno pericolosamente calando le popolazioni di galli cedroni. I numeri sono eloquenti: all’inizio del XX secolo, infatti, se ne potevano contare 3mila esemplari, ora si sono ridotti a 350, massimo 450.
Per invertire la rotta Nadleśnictwo Ruszów e Nadleśnictwo Głęboki Bród, due organi pubblici che si occupano di materie forestali nelle due province del paese, si sono accordati con un team di cacciatori locali. Grazie anche al supporto del progetto LIFE della Commissione Europea, è stato avviato un progetto di sei anni per gestire le specie e i loro habitat. L’obiettivo, ambizioso ma non impossibile, è quello di raggiungere una densità di galli pari a due individui ogni mille ettari.
I cacciatori del paese dell’Est Europa sono attivi come non mai. In particolare, tutelano i galli cedroni dai principali predatori, come ad esempio le volpi, i procioni, i visoni americani e le faine. Si è anche deciso di inventariare tutte le tane per rendere il monitoraggio ancora più efficace. Tra le altre attività conservative possono essere citate la riduzione dell’impatto antropogenico sugli habitat, la pubblicazione di studi e anche la creazione di un documentario sulle specie e il progetto che accomuna cacciatori polacchi e responsabili degli enti. Già nel 2018 si potranno testare i primi risultati concreti di questo impegno.