Il Consorzio di Bonifica Adige-Po sta monitorando con la massima attenzione la tenuta degli argini nel Polesine. In particolare, le principali preoccupazioni dipendono dal fatto che le nutrie scavano le loro tane mettendo a repentaglio le fondamenta. Come ha accertato l’associazione agricola Coldiretti, soltanto in questa zona sono presenti circa 100mila esemplari, come a dire un roditore ogni due cittadini. Inoltre sono in costante aumento, con una crescita spaventosa in termini riproduttivi.
Il settore agricolo è in costante difficoltà, ma lo stesso Consorzio confida nel piano di eradicazione: il presidente Mauro Visentin ritiene che i risultati ottenuti finora siano stati buoni, grazie all’impiego di trappole e fucili. La popolazione rimane numerosa, ma l’ottimismo è palpabile. Proprio all’inizio di quest’anno, dunque nove mesi fa, è cominciato un corso di formazione per il controllo delle nutrie organizzato dalla Provincia di Rovigo.
Le lezioni sono state impartire a chi aveva intenzione di collaborare a questo contenimento. Gli operatori sono stati formati sulla zoologia applicata alla caccia, la biologia, l’etologia della nutria e le prove pratiche di riconoscimento della specie, senza dimenticare le armi e le munizioni da caccia da impiegare. Proprio in questi giorni, infine, CIA Torino ha lanciato un appello per non considerare la nutria un animale “simpatico” e da compagnia.