Cani da Caccia: E’ tra ottobre e marzo che si risveglia la passione per la caccia alla beccaccia, che i cacciatori affrontano in compagnia del proprio cane da ferma, sia esse un pointer o bracco tedesco.
E’ per la sua maestosità ed eleganza che in Italia viene chiamata Regina dei boschi, ma soprattutto per la sua intelligenza ed ottima conoscenza degli ambienti in cui vive, che la rendono particolarmente difficile da catturare. E dato che le sue carni sono anche prelibate, la Beccaccia è uno dei volatili più ambiti dai cacciatori del bel paese.
Fino a qualche tempo fa si poteva cacciare anche durante l’alba ed il tramonto, momenti della giornata nei quali la beccaccia è particolarmente vulnerabile. Vola troppo regolarmente, quasi fosse una farfalla e quindi la sfida con il cacciatore è impari. Questo genere di caccia, detta posta infame, è stata vietata e ad oggi è consentita la caccia a cercata, in compagnia del proprio cane da ferma, che fiuta ed insidia la regina.
Tutta la sua intelligenza la beccaccia la dimostra appunto in questa fase, quando, per fuggire al fine olfatto del cane da ferma, mette in pratica una serie di tecniche; la più sopraffina è certamente quella del volo veloce e del volo a zig zag. Durante il suo volo si inoltra nei meravigliosi boschi italiani, abitati da betulle, carpini, querce, robinie, castagni, frassini, ontani, faggi, larici, ma anche pini e abeti. Ma quali sono i migliori cani da ferma per la caccia alla beccaccia durante i mesi di ottobre e marzo, quando la regina dei boschi sceglie quelli italiani per svernare?
Pointer e Bracco Tedesco a Confronto: Di certo fra le migliori razze che un cacciatore può mettersi accanto impossibile dimenticare il Pointer Inglese e il Bracco Tedesco, che strutturano la caccia in maniera diversa, ma pur sempre efficace.
Basti pensare che il Pointer deve il suo nome alla capacità innata di puntare il selvatico. Si tratta di una famiglia canina tutta britannica dalle origini poco chiare. Durante la sua selezione ci misero le mani allevatori francesi, spagnoli ed italiani, eppure nel 1800, quando la razza inizia ad ottenere i primi riconoscimenti venatori, gli allevatori inglesi ne rivendicarono l’intera paternità.
Quale che sia la sua storia, il Pointer oggi si presenta come cane da ferma per eccellenza, con pelo raso, liscio e dalle colorazioni mutevoli: potrà essere dotato di un manto bianco, nero, marrone, arancio o fulvo e addirittura rosso.
Per dare idea dell’olfatto sorprendente di cui è dotato, basta pensare che simpaticamente è chiamato “un naso su quattro gambe”. Elegante per natura, vivace e socievole con il suo padrone e con l’uomo in generale, durante i periodi di pausa necessita di molto movimento e di un’alimentazione leggera.
L’eccellente ed elegante galoppatore da comunque il meglio di se durante la caccia. Mai nome fu più azzeccato: quando individua la preda la punta e la sua ferma rivela inconfondibilmente al proprietario la presenza della beccaccia.
La ferma del Pointer è d’altronde spettacolare. Si arresta improvvisamente trasformandosi letteralmente in una statua e punta la selvaggina con il naso. In questo modo segnala la posizione della beccaccia al conduttore cacciatore, che deve dimostrarsi capace di cogliere al volo l’occasione.
Unica pecca del cane è data dalla sua predilezione per grandi spazi, nei quali scaricare la sua vigorosa capacità motoria. E’ proprio per questo che non riesce a rendere quanto si vorrebbe quando impiegato in terreni particolarmente ricchi di vegetazione, specie se bassa.
Supplisce a questo difetto con la sua innata passione per la caccia; non a torto si afferma che il Pointer pur di trascorrere una giornata a contatto con la natura e con il selvatico, andrebbe a caccia con uno sconosciuto, trovando immediatamente un feeling. Inoltre il suo olfatto a cinque stelle e la sua velocità non di rado paragonata a quella del vento, aiutano il Pointer a seguire senza grossa difficoltà le tracce delle sue prede, e guarda caso beccacce e galliformi sono fra le sue preferite.
Non da meno, nella caccia alla beccaccia è il Bracco Tedesco, o Kurzhaar. Anche in questo caso, non abbiamo notizie certe sulla sua origine, ma pare che bracchi spagnoli, italiani e Kurzhaar furono incrociati nel bel mezzo dell’ottocento, dando luogo a quella micidiale macchina da caccia che è il bracco tedesco a pelo corto, eccellente cane da ferma.
Veloce, energico, a differenza del Pointer, il Bracco Tedesco si adatta a qualsiasi tipo di terreno. E’ inoltre un ottimo riportatore ed un eccellente cane da seguita. E’ proprio per evitare lacerazioni durante la caccia che gli viene tagliata la coda ad un terzo e come accade per il Pointer, tende ad ingrassare durante i periodi di inattività. Per questo si consiglia un’alimentazione leggera, specie nei periodi di riposo.
Analizzando una giornata di caccia tipo del nostro amico a quattro zampe, che alcuni più comunemente chiamano Drahthaar (da filo spinato e duro in riferimento al suo pelo), è possibile ammirare un cane esuberante che parte fin da subito con un galoppo energico e continuo ma non per questo impetuoso. E’ particolarmente vigorosa la spinta posteriore, accompagnata da belle falcate degli arti anteriori. Il collo è proteso, le orecchie in movimento e la testa alta, il che gli consente di sfruttare il suo fino olfatto.
Va in ferma immediatamente dopo aver avuto il sentore della presenza del selvatico, con una graduale frenata dell’azione, passando dal galoppo al trotto fino al passo. La conclusione del percorso è la totale immobilità. La canna nasale è portata all’altezza dell’orizzonte e il collo è sporto in fuori. Gli arti anteriori sono in genere più avanzati rispetto ai posteriori, più flessi e non di rado una zampa è sollevata.
Quando poi si è accertato della presenza della beccaccia, contrae il corpo abbassandolo e procede silenzioso ma pur comunque deciso. Di tanto in tanto può capitare che si fermi di scatto e quando si trova davanti al selvatico la ferma è statuaria con la coda che si solleva al di sopra della dorsale. Pare quasi teatrale nelle sue ferme, bello ed elegante com’è. Capace di guidare il selvatico che cerca di fuggire, pedinandolo senza perderlo di vista, prudente e capace il cane in quel momento è in perfetta simbiosi con il conduttore.
Insomma, nel caso in cui abbiate voglia di dar la caccia alle beccacce non potreste desiderar di meglio che aver accanto un Pointer o un Bracco tedesco.