Chi ha condotto le analisi
Quali sono le conseguenze sugli ecosistemi carsici, e le loro risposte, all’incendio che nel 2022 ha distrutto più di 4.100 ettari di superficie forestale tra l’Italia e la Slovenia, nel Carso? Per dare una risposta a questi interrogativi le università di Udine e di Trieste con il sostegno dei volontari di Legambiente Friuli Venezia Giulia hanno condotto una serie di ricerche nelle aree interessate dalle fiamme.
Le conseguenze dei roghi
I risultati sono stati presentati oggi a Gorizia, nell’aula magna del polo di Santa Chiara durante il convegno “Risorgere dalle ceneri? Conseguenze e prospettive ecologico-gestionali dell’incendio del Carso del 2022”. Uno degli spunti più interessanti in questo senso è quello che riguarda gli animali del Carso.
Gli animali nel dettaglio
Dalla primavera successiva all’incendio le zone bruciate sono state utilizzate con grande intensità a fini alimentari da alcune specie di erbivori quali capriolo e lepri, meno da cervo e cinghiale, in forte incremento però nelle zone non incendiate. Anche le varie comunità di uccelli presenti nelle aree incendiate evidenziano cambiamenti rispetto a quelle presenti nelle zone non colpite.