Come successo anche nel 2014 e nel 2015, quest’anno proseguirà il progetto di autoproduzione del fagiano a cura dell’Ambito Territoriale di Caccia Pistoia. Il quotidiano Il Tirreno ha riportato le parole di Patrizio Zipoli, rappresentante dell’ATC toscano. Secondo quanto riferito a commento dell’iniziativa, l’esperienza degli ultimi due anni è servita parecchio, visto che il progetto di autoproduzione della lepre ha registrato degli ottimi risultati.
Di conseguenza l’Ambito ha deciso di intraprendere un percorso che avrà come obiettivo la produzione locale di fagiani. Volendo essere ancora più precisi, saranno sfruttati degli allevamenti di dimensioni ridotte (dei “micro-allevamenti”, come si può leggere nel quotidiano), completamente amatoriali e tenuti da cacciatori volontari del pistoiese.
Il progetto punta con decisione a fornire quanto prima degli animali che siano prodotti in loco: in questo modo verranno limitati al minimo i principali problemi di ambientamento in natura che sono causati dalle pratiche di allevamento industriale. Si pensa già agli scenari futuri. In particolare, nei prossimi anni si potrebbe garantire una migliore riproduzione naturale dei gallinacei, senza dimenticare la possibile riduzione della quota di animali acquistati. Il Tirreno ha fatto riferimento al comune di Ponte Buggianese, località che ha fatto parlare di sé la scorsa Pasquetta per un evento curioso e molto apprezzato, vale a dire la “Merenda del Cacciatore”.