In pratica gli abbattimenti dei maschi adulti si sono concentrati nelle aree non vocate, mentre in quelle vocate gli abbattimenti principali sono stati quelli degli esemplari di sesso femminile. Riguardo al capriolo, invece, la delibera dell’Ambito toscano ha messo in luce come l’area di Montalbano abbia le stesse caratteristiche di aree toscane vocate alla specie. La mancanza quasi totale di danni ha indicato poi una presenza non problematica della specie.
CCT ha anche aggiunto nuove critiche alla Legge Obiettivo, inadatta a gestire le specificità tipiche di una regione articolata come la Toscana (dal punto di vista venatorio e conservazionistico). La notizia della richiesta di chiusura della caccia al capriolo nelle aree non vocate del Pistoiese è totalmente infondata. L’impressione è che la polemica su questo argomento proseguirà ancora a lungo nel corso delle prossime settimane.