Inoltre, poiché le attività di milioni di utilizzatori dipendono in gran parte dalle decisioni prese dal comitato REACH sull’uso di munizioni al piombo, le associazioni europee del comparto ritengono che sia necessario garantire che tali decisioni siano obiettive, imparziali e senza pressioni sulle parti coinvolte. “Accogliamo con piacere l’iniziativa posta in essere dalle associazioni europee del settore produttivo delle armi e delle munizioni – ha dichiarato il Presidente di ANPAM Stefano Fiocchi – in quanto riteniamo molto grave il comportamento tenuto dalla Commissione Europea.
Ci auguriamo che le Istituzioni italiane competenti per materia, nello specifico il MiSe e il Ministero dell’Ambiente, possano prendere atto della nostra lamentela e condividerne il contenuto facendosi parte attiva nei confronti della Commissione per garantire il mantenimento di un approccio non di parte, ma corretto ed equilibrato, dal momento che l’industria italiana sarebbe tra quelle maggiormente esposte in caso di prese di posizioni ideologiche e non approfondite a livello europeo”.