Un’annata nera per la caccia. Sembrano tutti concordi, a Villacidro (Sud Sardegna), i cacciatori nel definirla così dopo i primi mesi di apertura. Oltre al progressivo assottigliamento della fauna selvatica, particolarmente evidente negli ultimi anni, le continue piogge delle ultime domeniche hanno costretto i cacciatori al riposo. L’andamento è confermato anche dalle rivendite di materiali per la caccia: un’armeria delle tre esistenti ha recentemente chiuso i battenti e le altre due registrano un rallentamento nelle vendite di cartucce.
A Villacidro (Sud Sardegna) i cacciatori sono circa cinquecento e le compagnie di caccia grossa sono quattordici: oltre le storiche, dove i capocaccia restano alla guida fino a età avanzata (il più anziano di loro, ancora in attività si sta incamminando verso i 90 anni), ne nascono diverse che non durano però più di qualche stagione.
Tra gli appassionati di caccia grossa, perlopiù rassegnati, c’è chi trova comunque il lato piacevole anche in questo “fermo” meteorologico dettato dalle domeniche piovose che hanno dirottato battitori e cacciatori dai sentieri nel bosco e dalle poste verso ritrovi più conviviali e mangerecci, in fondo il vero legante sociale delle compagnie. E lì si moltiplicano racconti e ricordi di stagioni che probabilmente non torneranno più (Unione Sarda).