Ne sono stati contati più di 150 per la precisione, un numero emerso al termine del censimento nella parte centrale (tra Via Nova, via Marconi e via Leopardi). Bonciolini ha rilasciato alcune dichiarazioni interessanti al riguardo. Come spiegato dal falconiere, i piccioni potrebbero anche raggiungere quota 200, quindi la situazione non deve essere sottovalutata: i colombi hanno trovato alloggio soprattutto in un rudere antico di Via Giacomo Leopardi, ma si spostano di continuo tra le case vicine e riescono a trovare il cibo in un maneggio non molto distante.
Il falconiere ha voluto sottolineare che l’operazione non può essere equiparata a un prelievo venatorio, dato che le poiane non sono state addestrate per afferrare e uccidere la preda. Gli attacchi saranno quindi volti ad allontanare il più possibile la colonia di piccioni dalle abitazioni private. Le poiane saranno protagoniste di voli definiti “statici” e in mezzo alle case: i falchi, al contrario, sono abituati a maggiori spazi e di conseguenza vengono letteralmente “lanciati” da un campo. L’operazione è stata denominata “Bird Control” e avrà un costo pari a 5mila euro. L’obiettivo primario è ovviamente quello di ridurre la popolosità delle colonie, senza trascurare comunque la bonifica, fondamentale per ripristinare le condizioni igienico-sanitarie della zona.
I residenti hanno lamentato il problema tempo fa, ma i precedenti tentativi di contenimento non hanno avuto successo. Le poiane verranno aiutate da un drone, le cui onde radio intensificheranno il fastidio e lo spavento dei piccioni. Il velivolo sarà telecomandato fino a 300 metri di altezza, con una perlustrazione molto ampia e approfondita. Alcune gabbie sui tetti completeranno l’operazione, la perfetta fusione tra metodi moderni e antichi: ai colombi catturati saranno prelevati dei campioni per accertare la presenza di eventuali malattie. Si attende ora il debutto ufficiale per poter capire la reale efficacia dell’iniziativa.