La nuova legge sulla caccia piemontese prende sempre più forma e il mondo venatorio continua ad essere in fibrillazione. Dopo sei anni sta per essere approvato questo testo normativo, un voto previsto per la serata di oggi, martedì 5 giugno 2018. Metà degli articoli hanno ricevuto il via libera e proprio questa mattina i capigruppo della maggioranza in Consiglio Regionale hanno trovato l’accordo per vietare la caccia durante tutte le domeniche di settembre. Si tratta di una prima volta in Italia che non lascia assolutamente tranquilli i cacciatori.
Il Movimento 5 Stelle vorrebbe una legge addirittura più severa, anche se sembra che si lascerà spazio a un compromesso. Oltre alle domeniche “proibite”, la norma del Piemonte prevede 15 specie che non saranno più cacciabili. Il voto ha fatto prendere una decisione forte ai cacciatori. Fra pochi giorni ci sarà infatti una manifestazione a Torino col mondo venatorio che farà sentire la propria voce e contesterà la decisione, definita anticostituzionale.
La Regione Piemonte non viene considerata l’ente che può adottare provvedimenti del genere, visto che si va oltre la legge nazionale sulla caccia. Le limitazioni agli abbattimenti dovrebbero essere certificate tramite le modifiche al calendario venatorio, come è avvenuto finora. Alla manifestazione prenderanno parte anche cacciatori provenienti da altre parti d’Italia.
È giusto adeguarsi alla normativa nazionale non vietare la caccia la Domenica, purtroppo la gente che vive in città non capisce i problemi che alcune speCie creano all”agricoltura. Non capiscono che è difficile controllare
La proliferazione del lupo è che non ha avversari.
Tante specie di selvaggina, esiste Grazie ai soldi versati dai cacciatori agli ATC.
Per andare a caccia, ogni cacciatore versa ogni anno agli Enti è istituzioni 400 euro ed è sottoposto alla normativa e a controlli continui come fosse in delinquente.