Quest’ultimo ha ricordato la proliferazione dei capi in Piemonte, definita “enorme”: si tratta di una delle specie più dannose in assoluto per le coltivazioni agricole, oltre che pericolosa. Gli incidenti stradali sono purtroppo un dato di fatto e purtroppo alcuni di essi sono mortali. Ecco perchè anche nel 2018 si è scelto di consentire agli Ambiti Territoriali di Caccia piemontesi di anticipare la data prevista dal calendario venatorio.
La caccia di selezione partirà quindi prima del previsto: tra l’altro, la delibera ha ottenuto il parere favorevole da parte dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), senza dimenticare la richiesta del parere delle associazioni agricole, ambientali e ovviamente venatorie. Ferrero spera che questa occasione sia colta dagli ATC regionali, chiamati a definire in ogni dettaglio i piani di abbattimento. Soltanto così sarà possibile sviluppare azioni tese a limitare le peggiori conseguenze legate alla proliferazione dei cinghiali.