Secondo l’ente parco non esiste alcun rischio in Alta Valle di Susa, zona in cui il lupo è presente da oltre vent’anni. L’inverno 2017-2018 è stato ricco di precipitazioni nevose e gli animali selvatici ne hanno risentito pesantemente. In questi giorni, sempre in base alla ricostruzione del Parco piemontese, sono stati avvistati molti cervi e caprioli affamati, tutte prede del lupo.
Quest’ultimo però è solito pianificare il proprio attacco, senza sprecare energie: è quindi privilegiato lo studio del branco e del soggetto più distratto o maggiormente in difficoltà. Inoltre, i lupi si allontanano rapidamente dall’uomo, cercando di divorare in fretta le prede e masticando pezzi piuttosto grossi. In caso di carcassa portata via da qualcun altro, i lupi si avventano su altri animali. Una volta attaccato un cervo, infine, un branco di 4-5 lupi non va più a caccia. Per tutti questi motivi non sarebbe necessario fare alcun allarmismo.