Coltivatori e viticoltori hanno segnalato danni ingenti alle colture dopo che i branchi hanno mostrato tutta la loro voracità. In particolare, sono in pericolo i vigneti (i vini prodotti in questa zona possono fregiarsi delle denominazioni DOC e DOCG) e le risaie, senza dimenticare comunque la sicurezza stradale. Gli abbattimenti previsti non hanno prodotto risultati soddisfacenti e la soluzione sembra al momento molto lontana.
Il primo cittadino vercellese ha ricordato le crescenti richieste di intervento da parte di agricoltori e cittadini, di conseguenza il contenimento viene visto come la scelta più idonea in questo caso. L’auspicio di Baglione è che si possa programmare un abbattimento, anche non selettivo, di cinghiali e caprioli, per ridurre il numero degli animali a livelli finalmente tollerabili.