Una situazione che dura da quasi 20 anni
“Ispra continua a nascondersi dietro l’impossibilità tecnica di definire le piccole quantità per la caccia in deroghe, di fatto impedendo il rispetto delle normative europee, questo dal 2005. La misura è colma“. Comincia così la presa di posizione di Alessandro Fiumani, presidente di Caccia Pesca Ambiente (CPA) che ha pubblicato un video apparso poche ore fa sui social.
Assessorati e pareri
Queste le parole di Fiumani: “Ho chiesto, come CPA, a tutti gli assessorati d’Italia chiedendo se avessero intenzione di presentare a ISPRA la richiesta per la determinazione delle piccole quantità. Ho fatto così anche dopo la scadenza del termine previsto e devo ringraziare gli assessori alla caccia della Val d’Aosta, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Umbria e Campania che mi hanno risposto con sollecitudine. Il parere dell’Istituto a tre regioni è un parere fotocopia“.
Il presidente di CPA ha aggiunto: “In buona sostanza ISPRA dice di non essere in grado di determinare le piccole quantità, adducendo considerazioni che sono state già bocciate e non ritenute congrue dal Consiglio di Stato. Già nel 2005, poi, l’Istituto si era comportato allo stesso modo. Che l’ISPRA sia gestito da anticaccia è ormai noto a tutti, dunque ho incaricato il legale del CPA per procedere contro l’istituto penalmente perché ha oltrepassato il limite“.