Piano Faunistico Venatorio – Varese: Revisione del Piano Faunistico al fine di apportare correzioni che portino ad una migliore gestione delle risorse naturali, tra cui quelle relative alla fauna selvatica.
VARESE – Il Piano Faunistico Venatorio è lo strumento con il quale la Provincia provvede alla gestione della fauna selvatica e si preoccupa di dare indicazioni in merito alle necessità operative per raggiungere gli obiettivi di una buona gestione faunistica, in linea con i principi di corretta conservazione e gestione delle risorse naturali.
Tra queste scelte di pianificazione particolare importanza assume la suddivisione in aree del territorio provinciale. Prima fra tutte la divisione in Zona faunistica delle Alpi da una parte e Territorio a caccia programmata dall’altra. Dentro questa divisione si procede a identificare gli Istituti venatori tra cui le diverse zone di tutela (oasi di protezione, zone di ripopolamento e cattura, zone addestramento cani, ecc.) e gli Ambiti territoriali di caccia (ATC) e i Comprensori alpini di caccia (CAC).
REVISIONE:
Attualmente è in vigore un Piano Faunistico Venatorio sul quale si è deciso di condurre una revisione al fine di apportare eventuali modifiche e correzioni che portino ad una migliore gestione delle risorse naturali, tra cui quelle relative alla fauna selvatica.
Per questo motivo, essendo previsto per legge la messa in atto di una Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per valutare appunto i possibili effetti che una pianificazione come questa può avere sull’ambiente della provincia di Varese, si è tenuta il online casino giorno 9 marzo, presso la sede di Villa Recalcati, la Prima Conferenza di Valutazione durante la quale sono stati invitati tutti i soggetti potenzialmente interessati da questa pianificazione con riferimento a tutte le parti in gioco, siano esse legate al mondo venatorio, agricolo e protezionistico oltre a quello istituzionale costituito dagli enti territorialmente competenti e quelli addetti alla qualità ambientale del nostro territorio e finanche le realtà transfrontaliere quali il Canton Ticino, che condivide con la provincia di Varese i propri confini, i quali hanno un senso amministrativo ma non faunistico, ospitando indifferentemente le popolazioni animali che si spostano appunto da un lato all’altro del confine in funzione delle loro esigenze ecologiche.
Numerose sono state le presenze dei soggetti interessati che hanno avuto modo di apprendere gli orientamenti e gli indirizzi rispetto alla possibile nuova pianificazione faunistica, contenuti in un documento (detto “Documento di Scoping”) che raccoglie una prima fotografia della situazione ambientale del territorio provinciale con riferimento a tutti gli aspetti ambientali: da quello morfologico a quello infrastrutturale, da quello climatico a quello delle attività antropiche.
Significativa è stata la presenza del mondo associazionistico sia venatorio che protezionista ed agricolo. Sotto il profilo istituzionale erano presenti l’Arpa, la Comunità Montana delle Valli del luinese ed alcuni Sindaci della provincia. L’assessore Specchiarelli ha espresso la sua soddisfazione per la partecipazione e si augura che i soggetti interessati prendano parte al processo di valutazione con l’invio di osservazioni, suggerimenti e quant’altro possa rivelarsi utile ad una programmazione condivisa.
DOCUMENTO:
A questo proposito ricordiamo che a partire dal 14 marzo 2011 è a disposizione sul sito della Provincia di Varese, www.provincia.va.it, il documento orientativo (Documento di Scoping) presentato nella conferenza di valutazione, sul quale è possibile far pervenire le osservazioni, i suggerimenti ed eventuali riflessioni entro e non oltre il 14 aprile 2011, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno a: Provincia di Varese, Settore Politiche per l’Agricoltura e Gestione Faunistica – Commercio, Servizio Gestione Faunistica, Piazza Libertà, 1 – 21100 Varese, oppure consegnata a mano presso l’Ufficio di Posta in Arrivo della Provincia di Varese, all’indirizzo su indicato, ovvero mediante posta certificata all’indirizzo [email protected] , o ancora all’indirizzo [email protected] .