Nel corso della mattinata odierna, venerdì 16 giugno 2017, era prevista una caccia al cinghiale all’interno del Parco della Galleana di Piacenza, ma il tentativo di abbattere due cinghiali che erano stati avvistati 24 ore prima è andato a vuoto. La Polizia Provinciale e quella Municipale sono intervenute alle 6 con l’obiettivo di allontanare gli ungulati, ormai una minaccia per i residenti. L’area è frequentata infatti da centinaia di piacentini ogni giorno, ma è stata chiusa al pubblico perchè c’è il pericolo che i selvatici possano attaccare da un momento all’altro.
Uno dei due esemplari, un maschio che pesa circa 80 chili, è stato avvistato e circondato più volte dagli operatori abilitati, ma è riuscito a nascondersi nella vegetazione. L’altro cinghiale, una femmina, non è stata ancora trovata. Il Comune emiliano ha comunque precisato che non ci sarà nessun abbattimento.
L’allontanamento forzato è andato male, ora si punterà su un narcotico da sparare a distanza, affidandosi a una associazione di Modena. Il Parco della Galleana è noto anche come Parco “Papa Giovanni Paolo II”: ha un’area complessiva di 150mila metri quadrati, 100mila dei quali sono tirati a prato.
Questo articolo è la dimostrazione con la prova del nove, di quanto sempre sostenuto dal sottoscritto, che sorride quando sente parlare di eradicazione del cinghiale in un territorio a lui confacente.
Obbiettivamente credo che il narcotizzare questo animale, non sia una cosa così semplice e fattibile con tutti i capi presente in quel territorio, credo inoltre che vi sono alcuni tecnici faunistici, che la specie cinghiale l’hanno vista solo sui libri di testo, che questi la caccia al cinghiale ne hanno di certo sentito parlare,mah loro non l’hanno mai praticata!!!!
Però purtroppo questi sono quelli che suggeriscono all’ufficio caccia delle regioni, le strategie da adottare, per contenere questa specie.
un saluto