Una caccia nobile e secolare. Gli anatidi vengono cacciati dalla notte dei tempi le tradizioni di questo prelievo sono state tramandate nei secoli, di generazione in generazione. Oltre alla nobiltà, questa caccia ha il merito di salvaguardare importanti zone umide. Le emozioni provate dai cacciatori sono quindi uniche e un bel carniere di anatre non può che trasformarsi in un piatto succulento per stupire qualsiasi palato.
Il petto d’anatra al cognac è proprio la prelibatezza giusta da gustare in autunno e in inverno. Si tratta di un secondo che può essere cucinato per un’occasione speciale, un anniversario romantico oppure una cena domenicale in cui ci si ritrova con la famiglia. Di sicuro verrà apprezzato e gustato fino all’ultimo boccone. Oltre che buono, è raffinato e scenografico per non parlare della semplicità della preparazione.
Tra la selvaggina, la carne di anatra è molto diffusa nella cultura gastronomica italiana, tanto che i modi per cucinarla sono diversi. La cottura privilegiata è quella al forno, che con la sua preparazione lenta e intensa riesce a restituire una carne deliziosa e prelibata.
Gli amanti dei fornelli sanno bene come trattare ogni alimento e in particolare modo la carne. Una delle più diffuse è la brasatura, perfetta per far emergere in pieno le caratteristiche dell’anatra. Un’altra alternativa, soprattutto quando la stagione diventa fredda, è quella di stufarla o farla in brodo, per avere un pasto caldo, in grado di rendere piacevoli i pranzi invernali.
Caratteristiche della carne d’anatra
L’anatra è un alimento di origine animale caratterizzata da carni magre, ma con la pelle grassa. Questo fa si che quando andiamo a metterla in cottura, qualunque essa sia, non ha bisogno dell’aggiunta di olio o burro.
Con la rosolatura, la carne riesce a far uscire i grassi intrinseci, il tocco in più che regala ad ogni piatto un sapore caratteristico e soprattutto un gusto irripetibile.
Il sugo che si forma durante la cottura è fondamentale anche perché dona ad ogni piatto un bilanciamento che regala alla carne il suo sapore tipico.
L’anatra oltre ad essere buona è ricca di proteine, ha grassi saturi con l’assenza di zuccheri e fibra alimentare. Dona il giusto apporto energetico per un regime alimentare sano ed equilibrato. Perfetta nelle diete ipocaloriche, se privata opportunamente della pelle e del sugo da essa sprigionata, è la carne adatta quando si vuole perdere qualche chilo senza privarsi di un piatto buono e gustoso.
Ricca di potassio e di ferro è ideale per gli adulti, ma anche nell’alimentazione dei più piccoli, grazie alla sua digeribilità.
La versatilità nella cottura e le proprietà benefiche dell’anatra, vanno di pari passo con la qualità delle sue carni.
Ogni parte dell’animale è gustosa, ma alcuna più delle altre. Ad esempio la parte più pregiata è il petto, ma anche le cosce non sono da meno. Se amate sperimentare le diverse cucine, sapete perfettamente che la tradizione culinaria francese è appassionata di fegato d’anatra. Anche se meno pregiato di quello d’oca, è molto amato insieme al prosciutto, caratterizzato da un sapore raffinato e unico.
Anche se l’anatra è una carne versatile alcune son più indicate di altre. Ad esempio quella giovane è adatta per le cotture arrosto, quelle selvatiche sono ideali per la cottura al sangue. Questo perché una cottura eccessiva tende a far indurire e seccare la carne.
L’anatra meno giovane può essere usata per le preparazioni in umido, brasate, in salmì perché le carni già mature, con una cottura alla brace potrebbero risultare ancora più secche. In questi casi, per avere un risultato ottimale, meglio eviscerare l’anatra e usare il fegato o il cuore per altre preparazioni.
Oltre all’anatra uno degli ingredienti principe di questo piatto è il Cognac. Questo è uno dei liquori più interessanti e con un sapore inconfondibile. Per gli amanti della bevanda, è in grado di essere bevuto da solo senza la necessità di accompagnarlo con cioccolato o sigaro.
Di origine francese, il cognac è molto richiesto in Italia, perché ha delle caratteristiche aromatiche uniche, che gli danno un sapore inconfondibile.
Le qualità sempre più pregiate hanno conquistato gli italiani che non possono farne a meno come dopocena o come protagonista di deliziosi piatti. Per questo impossibile non provare il petto di anatra al cognac.
La ricetta semplice e veloce è ideale quando a cena avete ospiti perché i tempi di cottura sono inferiori a un’ora. Pronti a scoprire gli ingredienti e il procedimento? Vediamo insieme come realizzare il vostro secondo, che dopo il primo assaggio diventerà uno dei vostri piatti preferiti.
Ingredienti
1 anatra petto
1 cucchiaio farina
1 cucchiaio burro
1/2 bicchieri cognac
q.b. timo
q.b. sale
q.b. pepe
Preparazione
Dopo aver pulito l’anatra, se fa parte del bottino di caccia, dovete ricavare dal selvatico il petto. Se non siete molto esperti potete decidere di acquistare la carne in macelleria e farvi dare il taglio di carne che vi interessa.
Una volta ottenuto il vostro pezzo di carne, prendete una padella e scaldatela sul fuoco. Giunta a temperatura prendete il petto e fatelo rosolare per circa 5 minuti sul lato della pelle. Trascorso il tempo, con una paletta rigirate la carne e fatela cucinare sul lato opposto.
In questo caso non serve aggiungere olio o grassi, perché come detto in precedenza, la pelle rilascia il grasso naturale, adatto a non far attaccare la carne al fondo.
Mentre il petto è in cottura, regolate di sale e pepe e se volete darle un tocco in più aggiungete qualche rametto di timo. Per rendere la carne ancora più gustosa, aggiungete il cognac fino a farlo sfumare.
Una volta evaporato spegnete il fuoco, e mette la carne in una pirofila con il suo fondo di cottura. Fate cuocere a 200° per 15-20 minuti, stando attenti a cuocerlo all’interno, ma accertandosi che rimanga rosato.
A cottura ultimata, unite al fondo dell’anatra il burro lavorato insieme alla farina e servite il petto scaloppato solo o accompagnato da un contorno.