Il punto di vista del Partito Democratico
“Apprezziamo il cambio di passo, ma la strada per sconfiggere la peste suina africana è ancora lunga e complessa. Il prius è la riduzione drastica della popolazione dei cinghiali con la collaborazione fattiva delle squadre dei cacciatori che meglio di altri conoscono territorio e comportamento dei suidi e che possono operare anche in deroga ai divieti per svolgere il compito di contenimento”. Così ripreso in una nota dell’Agenzia Dire, l’on. Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera, e i deputati dem Antonella Forattini, Stefania Marino, Nadia Romeo e Andrea Rossi, dopo l’audizione del Commissario Straordinario alla Psa, Giovanni Filippini di questa mattina.
Aree da circoscrivere
“Gli obiettivi posti dal Commissario con le ordinanze già emanate – aggiungono – sono condivisibili e richiedono però, al contempo, massima sollecitudine nell’attuazione delle misure adottate anche per circoscrivere le aree di crisi, non consentire la diffusione del virus ed evitare così il forzato stop degli allevamenti” proseguono Vaccari e gli altri deputati.
Mancata attenzione del Governo
“Il piede sull’acceleratore deve essere impresso anche sui ristori e sugli indennizzi in favore aziende colpite dall’ingresso del virus” affermano, lamentando la mancata attenzione del Governo non solo alle risorse legate ai danni diretti, ma anche a quelli indiretti come il fermo produttivo, il deprezzamento dei capi, il blocco delle attività connesse e chiedendo strumenti di supporto alle imprese, moratoria mutui, cassa integrazione, esoneri contributivi e sostegni agli investimenti per aumentare la biosicurezza in azienda. “Su questi aspetti – concludono – il Commissario è’ stato chiaro sull’assenza delle risorse necessarie e saremo i primi ad incalzare il Governo sulla legge di Bilancio a trovare le risorse necessarie”.