Gravi difficoltà economiche e sociali
Interventi a sostegno di aziende e lavoratori della filiera suinicola per difendere la produzione e l’occupazione del settore colpito dagli effetti della Peste suina africana (PSA). È quanto chiede la Risoluzione approvata dal Consiglio regionale della Lombardia e illustrata da Diego Invernici (FdI). “Questa Risoluzione nasce da un percorso di incontri e audizioni che ci ha consentito di confrontarci con gli stakeholders e approfondire le criticità sotto il profilo agricolo, sanitario, economico e occupazionale che impattano sulle imprese agricole di allevamento e di trasformazione e sui lavoratori del comparto – ha sottolineato il relatore Diego Invernici (Fratelli d’Italia)-. L’epidemia sarà di lunga durata e, oggi, non siamo in grado di ipotizzare un termine. Pertanto, occorre mettere in campo misure urgenti a tutela e a sostegno dei lavoratori del settore suinicolo che rischiano di trovarsi in gravi difficoltà economiche e sociali e strumenti innovativi per preservare un comparto chiave dell’economia lombarda e, più in generale, italiana”.
Stanziamento di ulteriori risorse
La Risoluzione prevede lo stanziamento di ulteriori risorse che consentano alle aziende di fronteggiare l’attuale situazione di crisi della filiera suinicola. Il documento considera l’opportunità di rivedere la CISOA (Cassa Integrazione Speciale per Operai Agricoli), con forme di tutela più adeguate nei confronti dei lavoratori a tempo indeterminato attraverso l’ampliamento delle ore di cassa integrazione e maggiori garanzie per i lavoratori a tempo determinato. Viene introdotto inoltre uno strumento normativo e finanziario nazionale che consenta la valorizzazione degli animali sani provenienti dalle zone di restrizione nel rispetto delle norme sanitarie, includendo un meccanismo di garanzia per riconoscere agli allevatori un prezzo equo e non speculativo, colmando il divario tra il prezzo CUN (Commissioni Uniche Nazionali) e il prezzo effettivamente riconosciuto dal macello.
Produzioni Dop italiane
Infine, la Risoluzione propone l’attivazione ecosistema industriale che faccia sinergia tra gli stakeholders istituzionali, di ricerca e di categoria e le imprese di produzione, lavorazione, trasformazione e commercializzazione, promozione, marketing; la programmazione di iniziative di marketing e azioni promozionali per sostenere l’immagine della filiera suinicola lombarda; la pubblicazione periodica di bandi regionali destinati alle micro, piccole e medie imprese del comparto con l’obiettivo di garantire il costante mantenimento di elevati livelli di biosicurezza. In Lombardia sono allevati circa 5 milioni di suini che rappresentano più del 50% sull’intero comparto nazionale. L’80% degli allevamenti lombardi di suini è concentrato nelle province di Cremona e Mantova. Un settore che, oltre a rappresentare una delle principali filiere per l’economia agricola regionale, alimenta molte delle più importanti produzioni Dop italiane (fonte: Regione Lombardia).