Un fenomeno da prevenire
È importante che gli obblighi previsti dal piano nazionale di contrasto alla diffusione della peste suina africana vengano scrupolosamente rispettati negli allevamenti per mantenere la Valle d’Aosta indenne dalla malattia, e di come sia importante il coinvolgimento di tutta la comunità per prevenire questo fenomeno, con semplici accorgimenti quali il divieto di abbandono di avanzi e rifiuti animali e la segnalazione di carcasse di cinghiale”.
L’incontro col commissario Caputo
È quanto dichiarano gli assessori regionali Carlo Marzi e Marco Carrel al termine di un incontro con il commissario straordinario per la Psa, Vincenzo Caputo, e con Marina Costa, dirigente del Ministero della Salute.
Perdite economiche
“È inoltre importante – aggiungono – ci sia sinergia fra il Corpo Forestale e il mondo venatorio per continuare il lavoro di controllo anche sui cinghiali. Le aree interessate da Psa infatti subiscono notevoli perdite economiche a causa del decesso degli animali, delle restrizioni agli spostamenti nonché del costo delle misure di controllo”. Dalla riunione è emersa la necessità di potenziare in Valle d’Aosta l’attenzione sull’introduzione non autorizzata di materiale potenzialmente infetto (carne e salumi suini) per cui sono in programma attività di controllo dedicate svolte congiuntamente dai servizi veterinari e dalle forze dell’ordine.