Una iniziativa particolare
La Regione Lazio ha fatto partire un progetto molto particolare che ha a che fare con la peste suina africana e che non sta tardando a provocare perplessità. L’obiettivo è quello di dar vita a una banca del germoplasma (il “seme” per intenderci) di tutti gli allevamenti locali di razze suine. Sono sostanzialmente due le razze attenzionate in questo caso.
Le parole della Regione
Si sta parlando della Casertana e dell’Apulo-Calabrese. Giancarlo Righini, assessore al bilancio, all’agricoltura e alla sovranità alimentare, ha così spiegato l’iniziativa: “Ringrazio l’agenzia regionale Arsial e l’associazione nazionale allevatori suini (Anas) per aver fatto partire, su impulso dell’assessorato, questa importante iniziativa che ha un alto valore scientifico, perché riesce a dare una risposta concreta al rischio di erosione genetica di alcune razze suine minacciate dalla diffusione della Peste Suina Africana”.
Patrimonio genetico a rischio
Per concretizzare la banca del seme dei suini verranno coinvolti circa 20 allevamenti che hanno preso parte ai programmi volti alla conservazione delle razze autoctone. Il patrimonio genetico di questi esemplari, infatti, viene messo a rischio dalla diffusione della peste suina, una patologia con cui devono fare i conti ormai tutte le regioni italiane.