Nuovo piano straordinario
Ad oggi in Provincia di Pavia sono 9 i focolai di Peste Suina Africana individuati in allevamenti, e a Varzi è stata rinvenuta la sesta carcassa di cinghiale colpito dal virus. Tutto il territorio pavese già non ricadente nelle zone con restrizioni è stato classificato zona di sorveglianza e dal 1 ottobre è in vigore in tutta la Regione il nuovo piano straordinario, che introduce anche una serie di iniziative per ridurre i cinghiali, potenziali diffusori. Il piano per la Lombardia ha l’obiettivo di abbattere 27.000 cinghiali in un anno (oggi se ne abbattono circa 13.000) e introduce la figura del “Bioregolatore” e l’istituzione dei “Gruppi Operativi Territoriali”, che fisseranno obiettivi e modalità di intervento. La Regione ha stanziato 725.000 euro per il contenimento del cinghiale.
Obiettivi irrealizzabili
“Si possono introdurre già azioni immediate e a costo zero” dice l’avv. Bertacchi presidente regionale FIDC. “Il 4 settembre ho inviato le nostre idee agli assessori Beduschi e Bertolaso, dopo la presentazione del nuovo piano: ora è iniziata la stagione di caccia ordinaria e non si è fatta la cosa più semplice, cioè aumentare le possibilità di cacciare almeno nelle zone non infette! Gli obiettivi del piano oggi sono irrealizzabili: non basta aumentare i piani (già oggi di fatto non ci sono limitazioni quantitative agli abbattimenti) o stanziare fondi. Serve uniformare la caccia di selezione per renderla più efficace su tutto il territorio, e bisogna far fruttare le potenzialità della caccia collettiva al cinghiale. Noi ci facciamo anche promotori della formazione dei “bioregolatori”, ma suona solo come un titolo in più per gli stessi soggetti già attivi”.
Gruppi operativi territoriali
Continua Bertacchi “Se non saranno coinvolti i cacciatori nei Gruppi operativi territoriali, la loro creazione non servirà a nulla. Del resto gli unici disponibili ad intervenire fucile alla mano sono i cacciatori, gli agenti della Polizia Provinciale e i – pochi – Carabinieri Forestali. Bisogna ottimizzare le risorse disponibili con nozione di causa” (fonte: FIDC Lombardia).