La PSA (Peste Suina Africana) rappresenta un serio pericolo per le popolazioni di suidi selvatici e domestici. Per questo l’attenzione deve rimanere altra in modo da intercettare qualunque avvisaglia dell’insorgere la malattia. Per questo il Ministero della Salute ha diffuso le linee guida del Piano di Sorveglianza Nazionale che consisterà nell’analisi dei capi di cinghiale rinvenuti morti e nella costante sorveglianza dei suini domestici.
Fondamentale per poter svolgere questo compito, la collaborazione dei cacciatori che, presidiando il territorio, possono rinvenire capi morti e rilevare comportamenti anomali delle popolazioni di cinghiali. Leggendo il punto 1 del Piano di sorveglianza passiva per PSA – CINGHIALI, leggiamo:
Prelievo organi/carcassa di cinghiale rinvenuto morto o moribondo:
– Segnalazione della presenza di cinghiale morto (per cause ignote o anche semplicemente in caso di incidente stradale) oppure moribondo, in zone urbane, periurbane, boschive. La segnalazione può essere effettuata da qualsiasi cittadino, in particolare cacciatori, escursionisti, forze dell’ordine in servizio (Carabinieri Forestali per esempio), ai servizi veterinari ASL, che devono coordinare il sopralluogo e la raccolta dei campioni (Arci Caccia).