In data 7 maggio, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha emesso un’ordinanza immediatamente in vigore contenente le prime misure di regolamentazione per il contenimento della Peste Suina Africana sul territorio della Regione Lazio. Nell’ordinanza, che è possibile leggere in allegato, vengono definite la Zona infetta provvisoria e una cosiddetta “Zona di attenzione” per le quali sono prescritte una serie di disposizioni rivolte agli enti di gestione delle aree protette, ai Servizi veterinari, alle Aziende Sanitarie Locali, all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, al Comune di Roma Capitale e alla Città Metropolitana, oltre che ai privati cittadini.
“Ho avuto modo questa mattina di interloquire con i rappresentanti della Regione in merito all’accertamento di un caso di peste suina africana su un cinghiale rinvenuto nel territorio Nord Ovest della città di Roma – ha dichiarato il Presidente regionale di Federcaccia Lazio Aldo Pompetti – facendo seguito ai primi contatti avuti immediatamente dopo il rinvenimento della carcassa nel parco dell’Insugherata. Riteniamo necessarie tutte le iniziative utili a circoscrivere immediatamente il focolaio dell’infezione e a prevenire e impedire la diffusione della stessa. La malattia, innocua per l’uomo, è invece facilmente trasmissibile a cinghiali e suini e mette a rischio solo nella nostra regione oltre 50 mila maiali.
Alla Regione e agli enti interessati ho fatto pervenire, come già Federcaccia Nazionale ieri, la massima disponibilità delle nostre strutture, delle Guardie volontari e dei nostri iscritti per il contenimento e il monitoraggio dei cinghiali presenti o di ogni altra iniziativa ritenuta utile per debellare questo grave rischio per il nostro patrimonio naturale e per un settore trainante dell’economia regionale e nazionale” ha concluso Pompetti (Ufficio stampa Federcaccia Lazio).