Continua la scoperta della Macedonia firmata Diana, in questo nuovo articolo ci occuperemo della zona meridonale del Paese.
In questa parte è ben presente l’agenzia Adica caccia che ha preso in concessione enormi appezzamenti. Alla parte montana vicino al confine albanese, si affianca quella mediterranea che si estende fino la confine con la Bulgaria. Cambiando zona lo spettro dei selvatici si allarga e comprende tortore, colombacci e beccaccini. 240.000 ettari per soddisfare tutte le esigenze. I terreni presi in gestione da Adica sono davvero enormi: ben 240000 ettari, che comprendono zone assai diverse le une dalle altre.
Le zone di caccia si estendono per tutta la fascia meridionale del Paese, dal confine albanese (zona montana) a quello bulgaro (zona mediterranea). In pratica mezzo sud della Macedonia è gestito da Adica. Il terreno essendo cosi vasto presenta molte differenze sia come presenza di selvatici sia come habitat. Adica ha diviso il territorio ottenuto in concessione in zone montane e zone mediterranee. Le zone montane che si trovano nella parte sud-ovest del Paese sono ottime per la caccia alle quaglie nei mesi di agosto e settembre. In queste zone, infatti, il caldo è mitigato dall’altitudine così da far rendere al meglio sia i cani sia i cacciatori. Ad ottobre, invece, è possibile cacciare le starne in un ambiente favoloso, un vasto altipiano posto a seicento metri sul livello del mare e attraversato da moltissimi corsi d’acqua . Su questo terreno le starne vengono cacciate in piccoli lotti coltivati a grano, orto, tabacco: un miscuglio di colture che tanto piace alle starne. Man mano che si va avanti nella stagione e gli orti vengono lavorati, le starne si cacciano sulle dolci colline che si ergono appena sopra il fondovalle. In queste zone, man mano che dai seicento metri si sale, i campi lasciano posto a quercete ottime per le beccacce, che arrivano in questa zona verso i primi di novembre e si trattengono finché non nevica. Per la caccia alle regine le zone offerte da Adica rappresentano una vera delizia: terreni praticamente vergini, accompagnati a pascoli di bestiame allo stato brado. Continuando a salire in quota dai boschi di querce si passa a una vegetazione diversa. Qui, intorno ai mille metri, sono i cotorni i piatti più interessanti del menu. Animali splendidi, autentici alectoris graeca e non chukar come molti dicono. Le zone in cui è possibile insidiarle sono moltissime e per lo più abbastanza agevoli, e in ogni giornata è possibile assistere ad un buon numero di incontri. Questo zona montana è ottima dall’inizio della stagione (1 agosto ) fin verso i primi di dicembre. Qui è possibile effettuare un favoloso tris, composto da starne, cotorni e beccacce. Poi solitamente cade la neve e chiudono i giochi e per questo che Adica ha preso in concessione anche una zona che hanno definito Mediterranea.
La zona «mediterranea»
L’altra perla offerta da Adica in Macedonia, si sviluppa lungo il confine greco-bulgaro ed è stata presa in concessione sia per cacciarci in contemporanea con la zona montana sia per utilizzarla quando la montagna è coperta di neve. La zona è caratterizzata da vaste pianure coltivate a grano che offrono per i cacciatori cinofili, terreni idonei anche alla grande cerca e all’addestramento di cani. Oltre alle coltivazioni di grano, la stessa Adica ha provveduto a seminare alcuni appezzamenti di girasole per concentrare le migliaia di tortore africane e colombacci che in agosto-settembre gravitano nella zona. Inoltre, grazie all’esperienza dei ragazzi di Adica, la caccia a questi selvatici avviene in stile italiano, constampi e capanni secondo la tradizione. Anche le quaglie sono abbondantissime e cacciabili sia nelle immense stoppie sia nelle grandi coltivazioni di erba medica o sulle colline circostanti. In virtù della presenza di questo selvatico nello stesso periodo di tortore e colombi, è possibile abbinare le due cacce. dedicando un po’ della giornata al cane e l’altra alle difficili fucilate alle tortore. Oltre alle starne, cacciabili dal 10 ottobre, e alle quaglie e tortore cacciabili dal 1 agosto , ci sono zone fenomenali per beccaccini. I terreni dedicati a questo straordinario selvatico si compongono di risaie e zone allagate dove, nei mesi di ottobre e novembre, il passo dei beccaccini è davvero impressionante. Un luogo unico in Europa, per la qualità e quantità dei suoi selvatici, tranquillamente alla pari con la più blasonata Romania. La zona umida gestita da Adica è di circa 300 ettari mentre le risaie si estendono per altri 500, così da garantire il massimo divertimento. Quindi, ricapitolando, nella zona mediterranea si possono insidiare quaglie, tortore, colombacci, starne e beccaccini, ma non finisce qui: la zona mediterranea a man mano che ci si avvicina al confine bulgaro sale di quota. Su queste montagne le coturnici sono presenti in numeri impressionanti; l’habitat è diverso dalla zona montana perche le cotorne si trovano in zone un po’ più fitte, tuttavia, anche in virtù del numero di selvatici, gli incontri sono sempre moltissimi. Oltre alle cotorne non potevano mancare le beccacce in tutti questi migliaia di ettari a disposizione. All ‘interno dei 240000 ettari, Adica ha selezionato delle zone fantastiche la caccia alla regina, terreni stupendi con tantissimi animali allo stato brado. Inoltre il vantaggio sta nel fatto che se nevica nella zona montana, le beccacce sicuramente si trovano in quella mediterranea! Il vantaggio di avere cosi tanto terreno è quello di poter far cacciare i cacciatori ogni giorno in zone diverse. Inoltre l’estensione è tale da permettere di gestire i gruppi di cacciatori in modo eccellente così da non esercitare una pressione eccessiva in una stessa zona. Praticamente è un eden!
Testo di Jacopo Billi, foto by Adica