La condanna per reati penali ha rappresentato e rappresenta ancora un problema di difficile soluzione per quel che riguarda il mondo della caccia. I cacciatori trentini in questa situazione, però, potranno avere maggiori spiragli d’ora in poi. Il prossimo 14 settembre entrerà in vigore una modifica alla legge che regola il rinnovo delle licenze per il porto d’armi, molto attesa proprio in Trentino.
L’Associazione Cacciatori locali l’aveva richiesta a gran voce e diversi emendamenti e disegni di legge hanno caratterizzato il lungo e faticoso iter. Finalmente c’è stata la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e fra pochi giorni l’efficacia vera e propria. Proprio in Trentino si è consolidata una prassi secondo cui la Questura può impedire il rinnovo della licenza di caccia, prendendo spunto da un parere del Consiglio di Stato e una circolare del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
In molti casi c’è stato il no nonostante i via libera precedenti e il dettaglio del periodo in cui è stato commesso il reato. Diversi cacciatori non hanno rinnovato a causa di fatti risalenti a 30-40 anni fa, senza dimenticare la riabilitazione che spesso non è stata adeguatamente valutata. La stessa situazione si è presentata in altre regioni italiane. La modifica legislativa renderà il testo meno arbitrario senza incidere sulla rigorosità dei controlli.