La Coppa del Mondo di Pentathlon moderno rende la Sardegna protagonista in una competizione ricca e completa con atleti di fama mondiale e avvicinando i sardi alla disciplina del pentatlon moderno.
A Sassari è in fase di svolgimento la seconda gara della Coppa del Mondo di Pentathlon moderno. La Sezione TSN di Sassari e il suo Presidente Stefano Biancareddu sta organizzando la relativa gara di tiro a segno. Il Pentatlon moderno prevede le discipline scherma, nuoto, ippica, corsa e tiro a segno. La gara femminile è stata vinta dalla russa Donata Rimsaite (5388 punti) che ha preceduto la bielorussa Anastasiya Prokopenko (5368) e la britannica Freyja Prentice (5332).
La Rimsaite è risalita dal sesto posto alla vittoria finale sfruttando il crollo delle polacche Gomolinska e Czwojdzinska mentre la Prokopenko è addirittura partita in diciannovesima posizione per chiudere al secondo posto. Le atlete sono state premiate dal Presidente mondiale del pentatlon moderno Klaus Schormann, dal Presidente Lucio Felicita presidente Federazione italiana di pentatlon moderno, dal Presidente del comitato organizzatore Ilario Ierace, dal Presidente UITS Obrist ing. Ernfried, dal Presidente della Federazione italiana Cronometristi Gianfranco Ravà, e dal Vicepresidente del Coni provinciale Marco Ticca.
In corso d’opera a Sassari, infatti la città sarda sarà la capitale mondiale della disciplina, con i migliori specialisti del mondo in gara per aggiudicarsi il successo e conquistare punti utili per centrare l’appuntamento con la finale di Coppa del Mondo (in programma a Londra il 9 e 10 luglio) che assegnerà le prime carte olimpiche.
Un evento promosso dalla UIPM, Unione internazionale di pentathlon moderno, e organizzato dalla FIPM, Federazione italiana pentathlon moderno in collaborazione con la Sport Time Full Sassari, che per cinque giorni offrirà uno spettacolo unico. In gara, infatti, ci saranno i big di questa disciplina olimpica composta da cinque specialità: scherma, nuoto, equitazione, tiro con la pistola e corsa (le due specialità si svolgono in un’unica prova denominata combined-event).
Alla seconda prova di Coppa del Mondo, che succede a quella disputata a Palm Springs (Usa), parteciperanno il numero record di 204 pentatleti provenienti da 36 Nazioni, 112 uomini e 92 donne. Dato rilevante visto che da anni una prova di Coppa del Mondo non superava i 200 iscritti. Quantità e soprattutto qualità dei partecipanti. In gara, tra gli altri, saranno presenti il bi-campione olimpico Andrey Moiseev (Russia), il campione del mondo in carica Sergey Karyakin (Russia), il campione europeo in carica David Svoboda (Repubblica Ceca), l’argento olimpico Edvinas Krungolcas (Lituania), l’argento mondiale Alexandr Lesun (Russia), il bronzo mondiale Justinas Kinderis (Lituania) e il vincitore della prima prova di Coppa del Mondo 2011 Pavlo Tymoshchenko (Ucraina). In campo femminile, invece, saranno presenti Amelie Caze (Francia), campionessa del mondo ed europea in carica e vincitrice della prima prova di Coppa del Mondo 2011, l’olimpionica di Pechino 2008 Lena Schoneborn (Germania), nonché bronzo mondiale e il bronzo olimpico Victoria Tereshuk (Ucraina).
L’Italia, che punta a ben figurare, sarà rappresentata da 24 pentatleti, 12 uomini e 12 donne (il regolamento prevede un massimo di 4 atleti, uomini e donne, per Nazione, mentre il Paese ospitante ha diritto a 24 posti). In campo maschile Nicola Benedetti, Lorenzo Certelli, Riccardo De Luca, Auro Franceschini, Federico Giancamilli, Francesco Giancamilli, Cristiano Montico, Pier Paolo Petroni, Gianmarco Petroni, Domenico Porreca, Fabio Poddighe, Andrea Pucciarello. In campo femminile: Lavinia Bonessio, Nicole Campaner, Claudia Cesarini, Clara Maria Cesarini, Sabrina Crognale, Francesca Gandolfo, Camilla Lontano, Alessia Mancini, Alessia Pieretti, Alice Sotero, Federica Spagnoli, Gloria Tocchi.
Da segnalare la novità assoluta rappresentata dall’atleta isolano Fabio Poddighe. 23 anni, nato a Sassari, Poddighe, dopo un discreto trascorso nel nuoto, si è avvicinato al Pentathlon Moderno appena un anno e mezzo fa, ma ha bruciato le tappe, conseguendo un ottimo ottavo posto nei campionati nazionali seniores open di Roma a febbraio, guadagnandosi così la convocazione da parte del commissario tecnico azzurro Marzo Quattrini.
PROGRAMMA Il regolamento internazionale prevede lo svolgimento delle gare di qualificazione alla finale individuale composte da tre prove: scherma, nuoto e combined-event. I migliori 36 pentatleti, uomini e donne, accedono alla finale, dove si svolge anche la gara di equitazione. Per la prima volta nella storia, alla gara di Sassari la prova di tiro si svolgerà con le pistole laser, innovazione introdotta dalla UIPM a partire da questa stagione internazionale.
Il programma prevede la cerimonia di inaugurazione il 13 aprile alle Piscine Comunali Lu Fanguzzu. Il 14 aprile si svolgerà la gara di qualificazione femminile; il 15 quella maschile; il 16 la finale femminile; il 17 quella maschile; il 18 la finale a staffetta mista. L’ingresso alle gare per il pubblico è gratuito.
IMPIANTI Le gare si svolgeranno, per quanto riguarda la prova di nuoto alle piscine comunali di Lu Fangazzu in via Romita snc, per quella di scherma nella palestra della scuola media 5/12 in via Togliatti 10, mentre l’equitazione verrà ospitata al maneggio Alessandra in Regione Caniga, e la combinata tiro-corsa allo stadio “Tonino Siddi” in via Poligono 3.
La cerimonia di inaugurazione si svolgerà dalle ore 18,30 nello spazio intorno alla piscina esterna di Lu Fangazzu, con tutte le delegazioni dei paesi partecipanti ed alla presenza di numerose autorità locali, nazionali ed internazionali. Ospite d’eccezione la banda musicale della Brigata Sassari.
L’intenso programma di gare e la complessità di tutta la manifestazione comporteranno l’impegno costante di uno staff composto da circa un centinaio di persone.
LE SPECIALITA’ DEL PENTATHLON MODERNO Una gara di pentathlon moderno inizia con il torneo di scherma. La specialità è la spada, e la formula di gara prevede un torneo all’italiana, ossia ogni atleta deve incontrarsi con tutti i partecipanti. L’assalto è ad una sola stoccata ed il tempo a disposizione un minuto. Si prosegue con la prova di nuoto che si svolge sulla distanza dei 200 metri da effettuare a stile libero.
Si passa al concorso di equitazione, dove i cavalli vengono sorteggiati per l’accoppiamento con il cavaliere, e il percorso è composto da 12 ostacoli mobili per 15 salti totali (gabbia e doppia gabbia). Il combined event è la prova di chiusura. La partenza è ad handicap, ossia ciascun atleta parte a distanza di tempo, in funzione del punteggio acquisito nelle tre precedenti prove. Il pentatleta corre per 20 metri raggiungendo il poligono di tiro, spara cinque colpi e una volta centrato il bersaglio cinque volte (tempo limite 1’30) parte per 1000 metri di corsa; torna al poligono dove spara ancora cinque colpi per riprendere la corsa (sempre 1000 metri); torna al poligono dove spara gli ultimi cinque colpi per riprendere la corsa (sempre 1000 metri) che conclude la gara. Vince chi taglia per primo il traguardo.
IL PENTATHLON MODERNO: BREVI CENNI STORICIIl pentathlon nasce come disciplina sportiva nell’antica Grecia ed era una delle principali gare dei Giochi olimpici. La gara era costituita da prove molto differenti da quelle attuali. Comprendeva, nell’ordine, corsa, salto in lungo, lancio del disco e del giavellotto ed infine la lotta.
La prima era costituita da due giri dello stadio, il salto era piuttosto complesso perché ogni atleta doveva indossare degli attrezzi particolari denominati Alteres con i quali doveva equilibrare il corpo. Il disco, come quello attuale pesava 2 chilogrammi mentre il giavellotto era il prototipo della lancia militare. A questo riguardo si hanno notizie contrastanti perché si parla di precisione ed anche di forza. Ovvero non è dato capire se fosse più importante scagliare l’attrezzo cercando un bersaglio indicato o se fosse più importante spedirlo il più lontano possibile. Infine la lotta o pancrazio, prova più importante aveva regole ben precise. Si doveva mettere giù l’avversario per tre volte. Ne bastava una soltanto se il vincitore riusciva ad immobilizzare il suo avversario senza farlo più rialzare.
La storia dice che gli atleti partecipanti ai Giochi venivano accoppiati ed i vincitori erano ammessi ai turni successivi fino a pervenire alla finale. In caso che i concorrenti erano in numero dispari si effettuava un sorteggio per chi passava direttamente il turno. In pratica si gareggiava con un tabellone come avviene nei tornei di tennis.
Ovvio che il Barone Pierre de Coubertin, fondatore e primo presidente del comitato olimpico internazionale, sensibile ad ogni elemento classico dell’antica Grecia, accettò la proposta che gli era pervenuta da più parti di inserire nelle Olimpiadi moderne anche questa prova. L’ufficialità fu data nel 1912, alla quinta edizione dei Giochi, sede Stoccolma, alla quale presero parte 28 nazioni ed un totale di 2511 concorrenti.
Ammesso il pentathlon, le gare del programma cambiarono rispetto a quelle dei giochi ellenici, che allora si svolgevano tutte in un’unica giornata. Le cinque prove, si disputarono in altrettanti giorni ed erano nell’ordine equitazione, scherma (spada), tiro (pistola), nuoto (stile libero) e corsa campestre. Dai Giochi di Pechino 2008 è stato introdotto il combined-event (le gare si svolgono in un solo giorno). Ai Giochi di Londra 2012, infine, esordirà la pistola laser per ciò che concerne la gara olimpica.