L’agricoltore non era stato avvertito e ora ci saranno due processi, quello civile e quello penale, visto che bisogna quantificare con precisione i danni. Il 40enne lavora come operaio e la scoperta del campo allagato è avvenuta lo scorso mese di agosto. Il cacciatore era riuscito ad aprire le paratie dei canali di irrigazione, rovinando per sempre il raccolto. Durante la denuncia ai militari, il 56enne non aveva fornito nessun nome, in quanto non nutriva sospetti nei confronti di nessuno per un’azione del genere.
Le immagini della videosorveglianza sono state fondamentali per risalire al colpevole. La giustificazione del responsabile è stata incredibile: non pensava di aver commesso nulla di male e ha spiegato che le anatre si sarebbero avvicinate con maggiore facilità vedendo uno specchio d’acqua. L’agricoltore è stato costretto a bonificare il campo e ora presenterà la fattura dei lavori eseguiti, in particolare il gasolio usato per far funzionare una pompa idrovora.