Il weekend del 26 e 27 ottobre è stato caratterizzato da un clima molto anomalo con temperature salite sino a 26°C e con temporali assai rari per questo periodo, come avvenuto nella giornata di lunedì 21 e giovedì 24. Queste condizioni meteo hanno caratterizzato una migrazione molto interessante per quasi tutte le specie. In particolare si è notata una buona presenza dei Tordi bottaccio e dei primi Tordi sasselli, così come del Fringuello, accompagnato da Peppola, Frosone e Lucherino. Costante e numericamente abbondante il Colombaccio e il Pettirosso. Si sottolinea anche la buona presenza della Cincia mora e, in generale, di tutti i Paridi.
Per quanto riguarda le specie campestri si sono notate ancora in buon numero le Pispole e le Allodole. Anche per la settimana che si è appena conclusa sono stati osservati alcuni transahariani in migrazione che solitamente in questo periodo sono già passati. Il ritardo nel passo si è notato anche per quanto riguarda il Merlo che ha fatto registrare un’ottima presenza al suo arrivo ed, infine, al nord della penisola, in collina, insieme alle Beccacce, sono apparse le primissime Cesene. Sono dati importanti che non si possono esaminare coi soliti grafici stilizzati realizzati negli ovattati laboratori e presi come punto di riferimento incontrovertibile delle ormai quotidiane decisioni dei giudici amministrativi, che prendono come oro colato quanto la scienza dice senza essere sul campo e senza comprendere l’eterno “dare-avere” della natura.
Insomma, ancora una volta i dati storici della FEIN, acquisiti da oltre quarant’anni e seguiti continuamente all’Osservatorio Ornitologico di Arosio con l’applicazione della stessa metodologia che, anno dopo anno, li fa considerare come un “unicum” – ad esempio – sul Tordo bottaccio e che risalgono al 1940 – come recenti studi redatti da Sergio Scebba, Walter Sassi ed altri stanno a dimostrare – confermano che il buono stato di conservazione di molti passeriformi è condizionato dal meteo, dalle buone condizioni dei luoghi di nidificazione e, soprattutto, dalla mancanza di anomale deviazioni lungo le loro abituali linee di migrazione.
Vi è da osservare che nella giornata di pioggia del 15 ottobre – come già avvenuto in passato – si è notato un più che positivo movimento del Tordo bottaccio che, in modo continuativo e consistente, ha iniziato il suo movimento dal 3 ottobre e, in questo modo, è avvenuto nel sud della Francia e lungo le coste greche. Insomma, una partenza quasi simultanea dal nord Europa verso i lidi caldi del sud. Grazie anche alla collaborazione di altri Osservatori ed appassionati possiamo considerare poi quelle specie che sono state quasi assenti gli anni scorsi, e che questo autunno sono apparse in buon numero. Concludiamo queste note ricordando a tutti i seguaci di Diana il rigoroso rispetto dei limiti giornalieri di carniere per non essere giudicati degli irresponsabili fruitori della natura (ANUUMigratoristi).