Avevamo visto bene quando prospettavamo che i primi due weekend di ottobre (5-6 e 12-13), con punte nei precedenti venerdì, avrebbero avuto un movimento ragguardevole del Tordo bottaccio. E infatti così è stato, anche grazie alle condizioni meteo, secondo il calendario lunare (primo quarto e luna piena) e nel rispetto del calendario dei Santi (S. Teresa e S. Bruno) per la gioia di tutti i capannisti. Si può osservare un contemporaneo movimento migratorio della specie nel sud della Francia e della Grecia dal nord del Paleartico e vi è pure da segnalare l’ottima presenza del Fringuello e della Peppola. Presenti in buon numero i Frosoni, i Lucherini, le Pispole e le Allodole.
In alcune zone del nord e del centro della penisola sono apparsi i primi Tordi sasselli (come è avvenuto domenica 13 con il primo esemplare della stagione inanellato alle ore 11 all’Osservatorio Ornitologico della FEIN di Arosio, che redige settimanalmente queste note) e le prime Beccacce, mentre si è notato, specie nel ferrarese, un eccezionale movimento di Colombacci. Secondo alcuni meteorologi francesi si preannuncia un inverno alquanto rigido perché nella regione del Var, al sud della Francia, sono state notate le prime Cesene.
Ma, per ora, rimane la certezza di constatare l’ottimo stato di conservazione di non poche specie. A tal proposito, in questo intenso periodo, si sottolinea agli appassionati che la partecipazione a progetti di rilevamento come la raccolta delle ali dei tordi sia di notevole importanza per continuare a confermare lo stato di salute delle popolazioni dei grandi turdidi cacciabili (ANUUMigratoristi).
Questi articoli, fateli leggere anche a quei CATASTROFISTI dell’Ispra. Almeno imparano a dare i giusti pareri sui calendari venatori.