Passo Migratorio: I dati dell’osservatorio ornitologico di Arosio.
Sebbene la settimana uscente non sia stata caratterizzata da un tempo meteorologicamente buono, perché dopo un settembre eccezionalmente favorevole abbiamo registrato il sopravvento delle giornate grigie con qualche precipitazione – che hanno senza dubbio disturbato il buon procedere della migrazione fino ai giorni 3,4, e 5 ottobre quando, entrati nel vivo dell’ autunno con le temperature in diminuzione e giornate più corte -, in questo contesto la comparsa del Tordo bottaccio numericamente abbondante soprattutto nel Nord Italia è stata affiancata dall’ ottima presenza della Capinera e del Pettirosso, compagni di viaggio verso i lidi di svernamento.
Con loro anche gli ultimi estatini, come la Balia nera, che si stanno muovendo velocemente; si sono presentate le primissime Peppole nelle Prealpi Venete accompagnate dalle specie nidificanti sulle montagne che con i primi movimenti si stanno spostando verso la media collina. All’ Osservatorio ornitologico di Arosio della Fein si è notato la buona ricomparsa del Fringuello ed è stata inanellata la prima Passera scopaiola della stagione.
Ci si chiede dove sono finiti i merli e le cincie in generale quasi sicuramente penalizzati da una stagione riproduttiva carente a causa di un’ ultima primavera passata all’ insegna del cattivo tempo con le temperature al di sotto della norma. Condizioni che hanno anche determinato la scarsa presenza del Prispolone presso la stazione Arosiana che non ha regalato soddisfazioni in fatto di numero di catture a differenza degli ultimi anni. Da altre tre stazioni d’ inanellamento dislocate nel Nord Italia si hanno notizie della cattura di tre Luì forestieri, specie alquanto rara in Italia e già inanellata anche all’ Osservatorio ornitologico di Arosio alcuni anni fa.
Da segnalare le prime informazioni di Beccacce, abbattute in particolare nelle montagne del comasco, unitamente alle osservazioni di Alzavole in luoghi a loro congeniali.
Mentre la migrazione continua ecco quindi che si sta per entrare in un periodo dove i territori italiani si presentano ricchi di qualità di specie che sovrapponendo momentaneamente i loro areali determinano le prossime fasi stagionali. Sarà sempre cura degli osservatori trarre le dovute considerazioni mentre gli appassionati del Tordo bottaccio (che dimostra ancora lo stato di buona conservazione della specie) in questo periodo si cimentano alla determinazione dell’ età dei primi soggetti abbattuti attraverso la lettura delle ali, ricerca promossa e coordinata dall’ Anuu Migratoristi, giunta al 30° anno di svolgimento, per contribuire alla ricerca scientifica che negli ultimi anni sta confermando il buono stato di salute della popolazione del tordo in Europa.
A questo riguardo si aggiunge la ricerca promossa dall’ Aect (Amici delle cacce tradizionali) con l’ apposita scheda che coinvolge tutti i seguaci di Diana attraverso una collaborazione internazionale: sono raccolte le diverse segnalazioni di catture e abbattimenti dei turdidi cacciabili suddivisi per decade dai mesi di settembre a febbraio.
Insomma un periodo di grosso impegno: da un lato i migratori che stanno vivendo un periodo importante della loro vita, dall’ altro gli appassionati che, seguendoli, sono coinvolti psicologicamente e fisicamente alla ricerca di risposte attendibili su questo bellissimo fenomeno naturale.
16.10.2013
Fonte: Brescia Oggi