Passo Migratorio italiano. Il preannunciato passo delle Cesene della scorsa settimana si è focalizzato esclusivamente in alcune zone medio-alte delle nostre colline che, anche se ben munite di piante ricche di bacche rosse da loro preferite, non sembra attraggano questo “turdide del freddo” che appare fugacemente senza fermarsi.
Se risulta ancora valido il principio dell’influenza delle fasi lunari sul movimento dei migratori dovremmo vedere le Cesene in quest’ultima fase lunare insieme ai Tordi sasselli che, in quest’ultima stagione, sembra si stiano presentando in ottimo numero. Come i due grandi turdidi anche il Merlo, la Pispola, il Pettirosso e la Capinera stanno mantenendo un buon movimento migratorio.
Invero anche le Allodole si fanno osservare in buon numero nelle pianure del nord Italia dove tra l’8 e il 9 novembre sono state segnalate in modo particolare. Nulla da sottolineare per i fringillidi come Frosone, Lucherino, Fringuello, Peppola e Cardellino che si fanno desiderare. Tra i migratori infrapaleartici va sottolineata l’ottima presenza della Passera scopaiola. Da segnalare la ricattura di un esemplare di questa specie proveniente dalla Finlandia presso l’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN che cura queste note sul passo in collaborazione con i collaboratori sparsi sul territorio.
In questo contesto migratorio tra i capannisti sale la rabbia creata dall’incapacità di gestione delle nostre amministrazioni regionali che cadono nel ridicolo per non sapere neppure approfittare del secondo messaggio concreto del Ministro dell’Ambiente (3 novembre 2016) che ancora una volta legittima il rifornimento dei richiami vivi e la funzionalità degli impianti di cattura.
Ma questa è la storia di chi promette nei bar e non applica come si deve la legge e dell’assenza delle altre Associazioni venatorie, non certamente dell’ANUUMigratoristi che sembra la più concreta nella difesa delle cacce tradizionali e di un saggio, controllato e coordinato prelievo degli uccelli migratori.
Fonte: ANUU Migratoristi