Lo stesso discorso deve essere fatto per il tordo sassello, la cui presenza si è comunque affievolita nelle giornate del 4 e 5 novembre, un fine settimana caratterizzato da condizioni meteorologiche mutate. Le temperature più basse hanno favorito la migrazione dei grandi turdidi, come ben testimoniato anche dalla cesena, spuntata in deciso anticipo nei giorni scorsi. Dopo anni di assenza, poi, hanno fatto capolino i frosoni, senza dimenticare le prime peppole e i lucarini a “macchia di leopardo”.
La presenza di cince e fringuelli è stata definira buona, ma non vanno trascurati i numeri fatti registrare da allodole, pispole e fanelli. L’autunno è stato dunque positivo in questa zona della Lombardia, tenendo conto che a Nord-Eest del Paleartico Occidentale la nidificazione è stata favorevole. Le perturbazioni senza piogge hanno favorito senza dubbio il passo autunnale e ora si attende la discesa dei cosiddetti “invernini”, in previsione della prima vera nevicata, almeno a quota 1500 metri.