Nell’ultimo comunicato di fine anno dovremmo parlare del passo della migratoria con notizie sugli svernanti ma siamo purtroppo privi di riscontri positivi circa la presenza delle Cesene, viste solamente in alcune località fortunate.
E’ opportuno fare una riflessione sulle condizioni meteorologiche caratterizzate dall’assenza di precipitazioni sin dal pomeriggio del 29 ottobre dove, quasi inesorabilmente, al di là delle nebbie che ci hanno coperto dal 14 al 21 novembre, il sole ci ha riservato giornate bellissime con clima quasi primaverile come quella di domenica 20 dicembre, quando scriviamo queste note.
Vi sono stati, in questo periodo così anomalo per la stagione, pochi momenti di nuvolosità passeggera che hanno cercato di infrangere l’anticiclone dominante sul centro e il sud d’Europa.
Insomma, qualcosa di eccezionale, mentre a Parigi, all’inizio del mese di dicembre, si discuteva sui cambiamenti climatici.
Le Cesene ci hanno ancora una volta disilluso perché sono rimaste al nord.
Solo alcuni gruppi di migratori hanno varcato le Alpi verso la prima decade di novembre durante il periodo della migrazione post-nuziale che quest’anno, presso l’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN, è stata comunque soddisfacente.