Oltre 200 cacciatori hanno preso parte all’assemblea organizzata dalla Federcaccia sez. Provinciale di Pistoia lo scorso venerdì 8 luglio a Chiesina Uzzanese. Un appuntamento atteso e largamente partecipato che si è svolto all’interno di un luogo simbolo per i migratoristi e capannisti pistoiesi, quello del Parco Pertini, dove si svolge una delle più importanti Fiere degli Uccelli della nostra regione. L’incontro, incentrato sulle ultime novità della caccia in Toscana e sulle tempistiche e procedure relative all’inanellamento ai fini venatori dei richiami vivi, è stato condotto in qualità di moderatore, dal presidente della Federcaccia sez. comunale di Ponte Buggianese, Renzo Giuntoli. Dopo una breve introduzione è intervenuto il senatore Patrizio La Pietra (Fratelli d’Italia) che oltre a salutare la platea ha voluto sottolineare la vicinanza culturale e politica verso il mondo della caccia e dell’agricoltura.
In qualità di componente della Commissione Agricoltura del Sanato, La Pietra ha evidenziato le difficoltà che si riscontrano a livello parlamentare nell’affrontare, come sarebbe invece necessario, un serio processo di riforma della L.N. 157/92 sulla caccia, per ridisegnare ruolo e funzioni al mondo venatorio e risolvere i problemi collegati ad una corretta gestione faunistica e del territorio. Dopo i graditi saluti dei sindaci di Chiesina Uzzanese – Marco Borgioli e di Montecatini Terme – Luca Baroncini, il Presidente di Federcaccia Toscana, Marco Salvadori, ha messo in luce le più importanti questioni che ci troviamo ad affrontare in questi giorni. In particolare sono stati toccati gli aspetti relativi ai contenuti e proposte per la revisione del regolamento regionale 48/R attualmente all’esame della competente Commissione consiliare, sulla futura istituzione dei CAV (Centri Assistenza Venatoria), sul rinnovo dei Comitati ATC ed in fine sui tempi di approvazione e i possibili rischi che si presentano per l’approvazione del nuovo Calendario Venatorio 2022/23.
Su questo ultimo aspetto, il recente ricorso delle associazioni animal-ambientalisti al Calendario dell’Emilia Romagna ha evidenziato una volontà esplicita da parte di coloro che in barba alle considerazioni e ai dati scientifici, continueranno a perseguire la strada del contenzioso davanti ai Tar come arma politica. Franco Biagini – in qualità di presidente Federcaccia Provinciale di Pistoia, ha avuto il compito di enucleare i principali aspetti relativi alle procedure per l’inanellamento dei richiami vivi ad uso venatorio. Nonostante i ritardi generati dal ricorso presentato da una associazione venatoria e rigettato sia dal Tar che dal Consiglio di Stato, presto l’attività dei nuovi Centri di Assistenza venatoria prenderà il via in tutte le realtà provinciali della Toscana.
Un ritardo colpevole soprattutto perché causato da una parte livorosa del mondo venatorio che non ha consentito di poter procedere nei mesi scorsi alla consegna dei nuovi anelli/fascetta e alla conseguente registrazione dei richiami vivi così come definito dalla Legge Regionale 3/94. Le sentenze e l’affinamento delle procedure consentirà il superamento di questa empasse. Fermo restando la legittimità per l’uso dei richiami in questa stagione venatoria, nei prossimi mesi sarà possibile attivare la procedura di inanellamento al fine di dare certezza del diritto a tutti gli appassionati capannisti. Il Consigliere Regionale Marco Niccolai (PD) ha svolto un intervento qualificato e puntuale incentrato sulla volontà politica della Regione Toscana di voler dare soluzione ad un problema annoso e che riguarda migliaia di cacciatori toscani.
Niccolai ha ripreso tutti i passaggi che hanno caratterizzato le modifiche in tal senso apportate alla normativa Toscana sull’attività venatoria ed in particolare sugli aspetti relativi ai richiami vivi. Una riforma tecnicamente ben congegnata, sulla quale non si sono registrate impugnative così come avvenuto in altre regioni. I numerosi interventi e le domande del pubblico che hanno trovato puntuali risposte da parte dei relatori, hanno concluso una serata utile e costruttiva. La voglia di confronto e le risposte che i cacciatori hanno bisogno di apprendere in un momento denso di preoccupazioni e di precarietà, ci spronano a continuare questo nostro impegno sul territorio per il rispetto dovuto agli associati ed a tutti i cacciatori (fonte: FIDC).