“Sono molto soddisfatto che sia stata accolta, in buona parte, la proposta che avevo avanzato, attraverso un ordine del giorno in cui chiedevo che la caccia al cinghiale si svolgesse fra il primo novembre e il 31 gennaio – ha spiegato Costa. Si tratta di una proposta di buon senso per coniugare le esigenze del mondo venatorio e di quanti, alla fine dell’estate e nelle prime settimane di autunno, frequentano ancora i nostri boschi.
La vegetazione, che resta fitta in settembre e ottobre, non permette una buona visibilità e, dunque, può rappresentare un rischio per escursionisti, turisti e per chiunque, anche per scopi sportivi, percorre i sentieri del nostro entroterra. La modifica inserita nel prossimo calendario venatorio rappresenta un primo passo per garantire maggiore sicurezza a tutti”.