Tutela della biodiversità nel promontorio
“Non c’è nulla di anacronistico o di parte nel tutelare la biodiversità e le caratteristiche del promontorio di Portofino, così come nel valorizzare aree omogenee di pregio ambientale e paesaggistico. Semmai è un modo coerente di guardare al futuro. Abbiamo infatti ristabilito un equilibrio, tenendo conto della maggioranza delle volontà espresse dal nostro territorio. Per il Parco di Portofino dunque la questione non è quella di precludere l’adesione ad altri Comuni, ma di seguire iter partecipativi, così come è stato fatto anche in altri Parchi italiani.
Un confronto tra più parti
L’obiettivo è proprio questo: consentire la scelta in modo opportuno, seguendo un percorso di interlocuzioni e di confronto con gli abitanti e con gli stakeholder, non per decreto. Allo stesso modo abbiamo liberato da vincoli assurdi i Comuni fin da subito contrari alla precedente perimetrazione, sempre nella piena attenzione all’area oggetto di tutela.
Superficie aumentata
Per essere precisi, inoltre, abbiamo già aumentato la superficie del Parco, ma in proporzione a quella che è la sua estensione e la sua unica biodiversità, senza estenderla in questa fase a territori che poco hanno a che fare col Promontorio di Portofino. Non accettiamo critiche strumentali e non costruttive che non portano a nulla, ma creano solo confusione”. Così il vice presidente della Regione Liguria con delega ai Parchi Alessandro Piana sulle note dell’opposizione per la perimetrazione ufficiale del Parco di Portofino (fonte: Regione Liguria).