L’idea è quella di coinvolgere i cacciatori residenti nel territorio del parco, ovviamente dopo aver seguito appositi corsi di formazione e aver ottenuto le necessarie autorizzazioni. Secondo quanto previsto dalla normativa regionale, ai piani di controllo possono prendere parte i dipendenti dell’ente parco, le guardie venatorie provinciali, le guardie forestali, le guardie comunali con licenza di caccia e i proprietari e conduttori dei fondi in cui bisogna intervenire.
Il numero è quindi limitato e per i vari comuni si potrebbe far meglio con una platea allargata. Nelle prossime settimane ci sarà un altro incontro, mentre fra due giorni, venerdì 22 dicembre 2017, il consiglio del Parco delle Madonie prenderà atto delle delibere votate sulla modifica della legge regionale.