Dopo due anni di interruzione, legata alla pandemia, torna nel territorio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi l’ormai tradizionale censimento autunnale del cervo nobile (cervus elaphus) col sistema del bramito. Un monitoraggio numerico che quest’anno si svolgerà giovedì 22 e venerdì 23 settembre, con eventuale recupero il sabato 24 settembre, giornate di calendario che stanno dentro la stagione degli amori per i cervi, stagione che madre natura ha posto nel periodo da metà settembre a metà ottobre circa.
Il metodo della conta dei cervi col sistema del ’ bramito’ , inventato da Rolf Langvatn nel 1977, è stato sperimentato in Italia e adattato alla realtà appenninica nel 1991 da un gruppo di tecnici faunistici della cooperativa Dream, guidato da Vito Mazzarone. Il metodo del bramito si basa sulla necessità di determinare il numero di individui di una specie animale a partire dalle sue tracce sonore. La stima dei capi di cervo avviene nelle notti autunnali, attraverso il calcolo combinato della posizione dei cervi maschi che emettono il tipico, possente, verso di richiamo (il bramito). Il conteggio è reso possibile dall’ascolto, appunto, della vocalizzazione dei cervi sessualmente maturi, nell’apice del periodo riproduttivo.
Il metodo di monitoraggio prevede anche la raccolta dei dati di struttura della popolazione del cervo. La condizione della riuscita della stima è che sia stata coperta una estesa superficie dell’areale riproduttivo, per cui sono necessarie diverse centinaia di rilevatori volontari. Non a caso si tratta di uno degli appuntamenti di gestione faunistica più partecipati d’Europa, con l’impiego di numerosi volontari, bramosi di ascoltare il possente bramito del cervo. I censitori saranno impegnati nell’intero fine settimana in turni serali di ascolto, dentro le foreste casentinesi, accompagnati da personale esperto del Parco Nazionale e dei Carabinieri Forestali.
Afferma Luca Santini, presidente del Parco Nazionale: “La ’citizen science’ nasce dalla constatazione che per portare avanti studi ambiziosi, i ricercatori hanno bisogno di una mole ingente di dati e informazioni, che spesso comporterebbe costi insostenibili. Le giornate del bramito sono un’opportunità per far conoscere luoghi di immensa bellezza, vivere esperienze di avventura ed amicizia, condividere la passione per l’ambiente e partecipare alle misure di tutela di un animale straordinario, quale è il cervo”. Gli ultimi censimenti hanno stimato, nel Parco Nazionale, una presenza di cervi d i 2.000 esemplari . Sarà al centro del predetto fine settimana anche il lupo appenninico, che verrà censito attraverso sessioni di ’wolf-howling’, al termine delle serate d’ascolto dei cervi in amore (Il Resto del Carlino).