Attiva opposizione
Federcaccia Campania diffiderà l’ente Parco del Matese nonché il Ministero dell’Ambiente e la Regione Campania ciascuno per le proprie competenze affinché si provveda a ritirare la nuova proposta di perimetrazione. Federcaccia Campania attraverso la sezione Provinciale di Caserta, fin dalle prima fasi della nuova proposta di perimetrazione dell’istituendo Parco Nazionale del Matese, nel lontano 2015, ben due anni prima della sua istituzione con Legge n.205 del 27.12.2017, si è resa protagonista di una attiva opposizione condotta a stretto contatto con i sindaci e gli amministratori locali dei comuni interessati dalla nuova area parco.
Limite massimo di superficie
Non sono mancati negli anni i rapporti e gli incontri anche con il precedente Presidente del Parco Regionale del Matese, l’Avvocato Vincenzo Girfatti con il quale, tra i tanti aspetti analizzati, era stato approfondito il capitolo riguardante il limite massimo di superficie di territorio regionale vietato all’attività venatoria ivi comprese le aree protette, che in Campania supera abbondantemente il 30% del territorio agro silvo pastorale (TASP), limite massimo previsto sia dalla normativa regionale che da quella nazionale. Ad oggi, come contrariamente “concordato” o comunque comunicato in precedenza dall’ente parco, ci troviamo di fronte ad una perimetrazione che in alcuni comuni della provincia di Caserta e di Benevento, ingloba altre porzioni di territorio ricadenti in diversi comuni casertani e beneventani.
Vicinanza e sostegno
Di fronte a questi atteggiamenti e tentativi di forzare l’approvazione di una nuova perimetrazione, come associazione di categoria non solo tuteleremo i nostri soci e tutti i cacciatori campani, bensì ci impegneremo a porre in essere tutte le azioni necessarie ed opportune al fine di dimostrare con i fatti vicinanza e sostegno a tutti i cittadini residenti nelle nuove aree interessate dal parco. Questo perché siamo consapevoli che un parco nazionale non può portare nessun tipo di beneficio alle comunità interessate soprattutto se trattasi di aree interne già di per sé caratterizzate da criticità di natura economica e di sviluppo ed ulteriori restrizioni, derivanti dall’istituzione di tale ente, avranno, sicuramente, una grave ricaduta con un impatto totalmente negativo e penalizzante per tutte le attività produttive ed imprenditoriali nonché sulla vita quotidiana di tutti i cittadini residenti.
Specie faunistiche invasive
Il territorio delle provincie di Caserta e Benevento non ha bisogno di un’ulteriore area protetta, soprattutto alla luce di una fallimentare gestione del parco regionale già esistente, abbandonato a se stesso, senza una programmazione chiara o indirizzata allo sviluppo e alla promozione del territorio nonché continuamente invaso da rifiuti di ogni genere, come testimoniano negli ultimi anni le numerose segnalazioni postate da turisti e frequentatori su diverse pagine sui principali social network nonché dalla proliferazione incontrollata di specie faunistiche più invasive che hanno causato gravissimi e irrimediabili danni alla biodiversità. Federcaccia Campania si opporrà con proprie risorse in ogni sede ad ulteriori tentativi di allargamento degli attuali confini del parco e sosterrà a pieno titolo qualsiasi iniziativa per impedire che interessi di pochi si possano ripercuotere su tutta la popolazione che ha già ampiamente manifestato a vario titolo, la totale contrarietà all’istituzione del Parco Nazionale del Matese. (Federazione Italiana della Caccia Campania – Il Presidente Avv. Modestino Bianco)